Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1338
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | 1337 | 1339 | ► |
* Alla p. 1113, mezzo. Habitare che nel suo significato metaforico, divenuto da gran tempo proprio, di abitare (notate che si usa spesso attivamente coll’accusativo e passivamente) è manifestamente continuativo e non frequentativo; viene da habitus di habere. Vedi il Forcellini (17 luglio 1821).
* Perché la medicina ha fatto da Ippocrate in qua meno progressi e sofferto meno cangiamenti essenziali che, possiamo dire, qualunque altra scienza, in pari spazio di tempo; e quindi conservasi forse piú vicina di ogni altra alla condizione e misura ec. in cui venne dalla Grecia; perciò quella parte della sua nomenclatura che si compone di vocaboli greci è forse maggiore che in qualsivoglia altra scienza o disciplina, ragguagliatamente e proporzionatamente parlando. Non dico niente della rettorica ec. (17 luglio 1821). Vedi p. 1403.
* Gli ebrei pongono o soppongono uno sceva semplice (cioè una e muta che non fa sillaba) espresso o sottinteso sotto, cioè dopo, tutte le consonanti che non hanno altra vocale, sia nel principio, nel mezzo o nel fine delle voci. Ragionevolmente, perché i nostri organi cadono naturalmente in una leggerissima e, non solo pronunziando una consonante isolata o una parola terminata per consonante e non seguita