Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1261
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voi abbiate intralasciato per qualche tempo lo studio di quella lingua e perduto l’abito di quella minuta attenzione, ripigliando poi a leggere in detta lingua qualche pagina, e credendo di trovarci maggior difficoltà per l’interrompimento dell’esercizio, vi trovate al contrario molto piú spedito di prima. Cosí pure, senza averla intralasciata, ma solamente pigliando a leggere qualche cosa in detta lingua non con animo di studio o di esercizio, ma solo di passare il tempo o divertirvi, o in qualunque modo con intenzione alquanto, piú o meno, rilasciata. Cosí dopo avere o credere di aver già imparata quella lingua, quando leggiamo non piú come scolari, ma disinvoltamente e come semplici lettori. Nel qual tempo, trovando forse difficoltà reali maggiori di quando leggevamo per istudio, non ci fanno gran caso, né c’impediscono e trattengono piú che tanto, né ci tolgono una spedita facilità. Insomma, non si arriva mai a leggere speditamente una lingua nuova, se non quando si lascia l’intenzione di studioso per prender quella di lettore e, durando la prima, solamente per sua cagione ed anche senza veruna difficoltà reale,