Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1214

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[p. 6 modifica] di tutto il mondo civile. Ma questo vocabolario, ch’io dico, è parte della lingua primaria e propria di tutte le nazioni e serve all’uso quotidiano di tutte le lingue e degli scrittori e parlatori di tutta l’Europa cólta. Ora, la massima [p. 7 modifica]parte di questo vocabolario universale manca affatto alla lingua italiana accettata e riconosciuta per classica e pura; e quello ch’é puro in tutta l’Europa è impuro in Italia. Questo è voler veramente e consigliatamente metter l’Italia fuori di questo mondo e fuori di questo secolo. Tutto il mondo civile facendo oggi quasi una sola nazione, è naturale che le voci piú importanti ed esprimenti le cose che appartengono all’intima natura universale, sieno comuni ed uniformi da per tutto, come è comune ed uniforme una lingua, che tutta l’Europa adopera oggi piú universalmente e frequentemente che mai in altro tempo, appunto per la detta ragione, cioè la lingua francese. E siccome le scienze sono state sempre uguali dappertutto, a differenza della letteratura, perciò la repubblica scientifica, diffusa per tutta l’Europa, ha sempre avuto una nomenclatura universale ed uniforme nelle lingue le piú difformi ed intesa da per tutto egualmente. Cosí sono oggi uguali, per necessità e per natura del tempo, le cognizioni metafisiche, filosofiche, politiche ec., la cui massa e il cui sistema semplicizzato e uniformato è comune oggi