Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1172

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[p. 459 modifica] perfezione e felicità del genere umano, cioè l’incivilimento, e dico al ritrovamento dell’uso della moneta.

Osservate poi, nella stessa moderna perfezione delle arti, le immense fatiche e miserie che son necessarie per proccurar la moneta alla società. Cominciate dal lavoro delle miniere ed estrazion dei metalli e discendete fino all’ultima opera del conio. Osservate quanti uomini sono necessitati ad una regolare e stabile infelicità, a malattie, a morti, a schiavitú o gratuita e violenta o mercenaria, a disastri, a miserie, a pene, a travagli d’ogni sorta, per procurare agli altri uomini questo mezzo di civiltà e preteso mezzo di felicità. Ditemi quindi: 1°, Se è credibile che la natura abbia posta da principio la perfezione e felicità degli uomini a questo prezzo, cioè al prezzo dell’infelicità regolare di una metà degli uomini (e dico una metà, considerando, non solo questo, ma anche gli altri rami della pretesa perfezione sociale, che costano il medesimo prezzo). Ditemi, 2°, se queste miserie de’ nostri simili sono consentanee a quella [p. 460 modifica]medesima civiltà, alla quale servono. È noto come la schiavitú sia