Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1141

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[p. 436 modifica] rispetto alle forze superiori de’ greci, non già debole rispetto alle forze degli assediati, anzi tanta quanta piú si poteva. E Virgilio vuol descrivere una resistenza quanto piú vana, tanto piú disperata. E cosí quel miseri e quell’irrita che esprimono l’inutilità della resistenza fanno un bello e vivo contrapposto collo iactabant che esprime lo sforzo, l’infaticabilità, l’affanno, l’ostinazione, la ferocia, la fermezza, la pienezza della resistenza, e rende questo luogo sommamente espressivo in virtú della proprietà delle parole, al solito di Virgilio. La qual bellezza e la piena forza e il vero senso di questo verbo nel detto luogo e in altri simili, come ancora di altri tali verbi in tali usi e le bellezze d’altri siffatti luoghi non credo che sieno state mai sentite da nessun moderno, per non essersi mai posto mente alla vera proprietà, alla propria forza, natura, indole di questo genere di verbi che chiamo continuativi. Servio spiega Jactabant: Spargebant, quasi nihil profutura, senso che non ha [p. 437 modifica]che far niente con quello che abbiamo osservato e che deriva dal credere iactare un verbo tra frequentativo e diminutivo, come iactitare o presso a poco, e che tuttavia credo essere il senso nel quale questo e mille altri luoghi simili ed analoghi sono stati e sono intesi da tutti (6 giugno 1821). Vedi p. 2343.