Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Vespri - La festa e l'alcova | Vespri - Rondini | ► |
XVIII.
Vorrei, fanciulla, esser nel tuo corsetto,
E, come un serpe ai dì di luglio, in giri
Voluttuosi errarti intorno al petto:
Errarti intorno al petto, o bella amica,
5Ma con gioia pudica;
E non baciarti, e tener gli occhi chiusi,
Sol nei profumi assorto,
Per le tue membra candide diffusi.
Che nebbia fra i comignoli e il selciato,
10Che freddo per le strade, e quanti ombrelli!...
Ho il corpo affranto, e un sigaro appestato:
Fumo, fumo, il tuo stato
Somiglia a quello dell’anima mia....
Dall’aria greve oppresso
15Tenta invan sollevarsi, e fuggir via!
Povera amica! di me che ne dici?
Pazzo non sono, e non sono cattivo;
Ti amai nei dì del pianto e nei felici,
E ti amerò ancor tanto
20Di un amor puro e santo....
Ma vi son giorni che il mio cor vien meno,
E il fango mi conquista.
Prega, prega che torni il ciel sereno!
Tu non lo sai che l’uomo è anch’esso un bruto?
25Fuggi, fuggi da me; su questo petto
Ti avvinghierei sprezzando il tuo rifiuto,
E se il preludio dei baci incomincia
Ove finisca ignori!.... oh abbassa il velo,
Fuggi, e prega il Signore
30Che ti sorrida, e rassereni il cielo!