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448 pensieri (4511-4512)

giungi in giŏlo, ggiŏlo, ccŏlo, cŏlo, e specialmente in ucolo (carrucola ec). Anche occo ec., di cui sopra, è per lo piú dal lat. ucul.. (anitrocco, anitroccolo, bernoccolo, bernoccoluto ec.), siccome occhio (ranocchio, ginocchio ec.). Vedi p. 4513. In francese cle, cler, gle, gler ec. E in ispagnuolo ec. - Aggiungi pure in giuōlo, ggiuōlo, zuolo ec. - La forma in ezzo  (4512) ezzare può essere non solo da ecci..., ma da eggi... Careggiare carezzare. Vedi Crusca in amarezzare, marezzare ec. E cosí l’altre in zo ec. Libycus - libyculus - libeccio (lebesche, francese); corticula - corteccia, scortecciare ec.; cangiato l’i latino in e al solito, e come in tante altre diminuzioni (orecchia, pecchia ec., oveja ec., abeille ec. ec.), frequentazioni ec., nominatamente quella in ecchi.... (e le corrispondenti francesi e spagnuole) sí abbondante. Cosí, e secondo il detto a p. 4500, princ., la nostra forma frequentativa ec., sí usitata, in eggio eggiare sarebbe pur dalla forma latina. - In tutte tali forme, se esse comprendono intera la forma latina, il lo lare, se vi si trova, è una giunta toscana. - Del resto, per forme ed esempi ec., vedi l’indice di questi pensieri in Frequentativi, Diminutivi ec. (17 maggio).


*    In una lingua assai ricca, non solo è povera, o limitata, quella di ciascuno scrittore, come dico altrove, ma anche quella del popolo, e generalmente la parlata. Per esempio; l’italiano parlato, ancora in Toscana, non è punto piú ricco del francese, nominatamente in fatto di sinonimi ec. (18 maggio).


*    A rivederla: solito saluto de’ Toscani, anche passando, senza punto fermarvi, o da lungi. Assurdità di queste nostre adulazioni, dette complimenti (18 maggio).


*    Troppe cure assidue insistenti, troppe dimostrazioni di sollecitudine, di premura, di affetto, (come sogliono essere quelle di donne), noiosissime e odiose