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428 | pensieri | (4049-4050) |
ticipio fans di for faris, verbo che non si trova nelle lingue moderne, e non dovette neppure esser proprio de’ bassi tempi. Oltre ch’egli è l’opposto d’infans cioè non parlante (νήπιος), e significa parlante, e perciò solo ha forza e ragione di significare uomo. E nondimeno essa voce non si trova in tal senso negli scrittori latini, se non solamente in senso molto analogo, in un luogo di Plauto, il quale può anche servire a dimostrar l’antichità di questa voce in siffatto senso e come opposta d’infante. Anche in tutti gli altri suoi sensi essa non è che metafora o ec. di quel di uomo; per esempio, fante per soldato pedone val propriamente uomo (cosí si dice mille uomini, mille hommes ec. per mille soldati; uomini d’arme, cioè soldati grevi a cavallo ec. ec., gente o genti per esercito; gente a piè, d’arme ec., gendarmes ec. ec.) I francesi fantassin, dall’italiano fantaccino, ch’è un diminutivo o disprezzativo positivato. Infanterie non sembra che una corruzione di fanteria. Vedi gli spagnuoli. Cosí dico del significato di servo o serva, divenuto pur proprio di fante, nel qual senso ne deriva fantesca ec. Vedi ancor qui gli spagnuoli ec. Vedi pure il glossario e l’articolo di Foscolo sopra l’Odissea (4050) di Pindemonte negli Annali di Scienze e Lettere di Milano, 1810 (21 marzo, domenica, 1824).
* Diminutivi positivati. Taurus-taureau. Fante-fantaccino (forse anche disprezzativo in origine), onde fantassin, cioè fante. Vedi il pensiero precedente (21 marzo 1824).
* Dell’antiche opinioni circa i semidei e gli eroi, delle quali altrove, vedi ancora il Dialogo di Diogene ed Ercole ne’ Dialoghi de’ morti di Luciano (21 marzo 1824).
* Οὐκ ἒστι μαθεῖν τοῦτο ῥᾴδιον, συνθέτους δύ᾽ ὄντας ἦρακλέας, ἐκτὸς εἰ μὴ ὥσπερ ἱπποκενταυρός τις ἦτε. Luciano, in