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380 | pensieri | (4007-4008) |
il significato, delle quali altrove, aggiungi in ννύω o ννυμι, come κεράω, κεραννύω, κεράννυμι; χρώω, χρωννύω, χρώννυμι; che valgono tutti tre lo stesso, e sono un sol verbo. Lascio poi l’alterazione sí comune in μι, ch’é pur di tante forme, e sí di regola e proprietà dell’uso greco ec. ec., e che parimente non muta punto il significato, che moltissime volte ha fatto dimenticare, disusare, o anche ignorare affatto il vero tema in ω, che in molti verbi si congettura o si dee congetturare, benché espressamente non si trovi, essere stata usata ec. (2 gennaio 1824).
* Participii passivi in senso attivo o neutro ec. Trascurato, tracutato, tracotato, straccurato ec. Vedi la Crusca in Tracotare, sebbene quell’etimologia è falsissima perché tracotare è da cuite o cuyte, cuyter ec. provenzale ec., cuita, cuitar ec. spagnuolo antico cuidado, cuidar ec. spagnuolo moderno (4 gennaio 1824).
* Diminutivi greci positivati. φρούριον. Vedi Scapula (4 gennaio, domenica, 1824). (4008)
* Alla p. 3969. Appunto hanno anche gli spagnuoli il diminutivo in uelo, che come il nostro uolo vale olo e viene dal latino in olus o ulus (5 gennaio, Vigilia della Santa Epifania, 1824).
* Diminutivi greci positivati. ἀκόντιον che ha cacciato l’uso del positivo. Vedi Scapula πεδίον. Vedi Scapula (5 gennaio, Vigilia della Santa Epifania, 1824).
* Participi italiani in ito ed uto, del che altrove. Apparito e apparuto (Machiavelli Istorie, l. VII, Opere, 1550, parte I, p. 268, mezzo). Questo secondo però, oltre a non avere, ch’io sappia, altra autorità che di uno scrittore molto poco diligente nella lingua, in particolare nella storia, dov’anche potrebb’esser fallo di