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232 pensieri (3848-3849)



*    Alla p. 3705. margine. Cosí sino is fa nel perfetto sivi. Ma  (3849) notisi che il primo i quivi è breve, al contrario di quelle voci di cui or discorriamo, cioè de’ perfetti di cresco, suesco ec., ed anche di sevi e di crevi da cerno. Sterno is stravi atum. Quest’anomalia forse viene che sterno è difettivo, e supplito coll’avanzo di un antico stro as dall’inusitato στρώω, onde στρώσω, ἒστρωσα ec. Simile dico de’ composti prosterno, insterno ec. Le lettere vocali che precedono il vi ne’ perfetti delle altre coniugazioni sono sempre per lor natura lunghe (eccetto forse alcune anomalie), dico quelle che lo precedono regolarmente, cioè l’a nella prima, l’e nella seconda, l’i nella quarta (perocché per esempio fovi, cavi da foveo, caveo sono contrazioni di fovevi, cavevi, sicché non regolarmente il vi è preceduto in fovi dall’o, in cavi dall’a: per altro l’a e l’o di queste e simili voci sono altresí lunghi). Insomma, la desinenza di sivi non è veramente propria della terza, ma neanche di verun altra coniugazione. Al contrario di quella de’ perfetti de’ verbi in sco, i quali se sono in vi, la vocale che precede questa desinenza è sempre (credo) lunga. Cosa affatto impropria della terza e chiaro segno che tali perfetti sono propri di verbi d’altre coniugazioni (8 novembre 1823). Vedi p. 3852.


*   Restito (onde restitrix); veggasi la p. 3298, di cui vedi Forcellini, è notabile in quanto egli è continuativo o frequentativo di un verbo ch’esso medesimo in origine è continuativo, essendo composto del continuativo sto. Veggasi la p. 3298 (8 novembre 1823).


*    Monosillabi latini. Lax, Mors, onde morior ec. ec., idee ben primitive. Ius, onde iuro, iniuria ec. ec., tutte idee primitive nella società. Or la lingua non antecedette la società. Fraus, Res (8 novembre 1823).


*    Nuo, di cui altrove, oltre il suo continuativo nutare, e i suoi composti, annuo, innuo, renuo, abnuo ec.