Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/125

120 pensieri (3704-3705)

parti accedenti ec. ec. Vedi Forcellini in Crementum e cretus. Quest’etimologia non è stata forse data da alcuno. E ciò perché niuno, credo, ha considerato cresco come un verbo della nostra categoria de’ verbi in sco fatti da altri originali, con analoga variazione di significato ec. Noi e la troviamo e la confermiamo per mezzo dell’analogia e proprietà generale del significato, formazione ec. de’ verbi in sco. Cretus non è dunque di cresco ma di creatus, e ciò anche per la significazione, laddove gli altri tali, per esempio suetus, per grammatica è di sueo, per significazione però, di suesco ec. (15 ottobre 1823).


*    Alla p. 3702. Queste osservazioni, e i confronti di fletum, netum e tali altri supini tutti della seconda, confermano che suetum, exoletum e simili, non sono di suesco, exolesco ec. verbi della terza, alla quale punto non conviene questa desinenza, ma di altri della seconda, da cui essi derivano. Cretum da cerno, e suoi composti, è corrottissimo, per cernitum, ch’è il vero, e la desinenza in etum v’è accidentale ec. (15 ottobre 1823).1) Altresí quel che s’è detto de’ perfetti della seconda, e il confronto di nevi, flevi ec. mostra che suevi, crevi, adolevi ec. non sono di suesco ec. verbi della terza (15 ottobre 1823).2) La desinenza de’ perfetti in evi o  (3705) in vi, propria della prima coniugazione e, come abbiamo mostrato, della seconda, che ora ha piú sovente ui, ch’è il medesimo, e finalmente eziandio della quarta che conserva però anche quella in ii, è al tutto aliena da’ verbi della terza, se non se per qualche rara anomalia, come in crevi da cerno, e suoi composti, perfetto irregolarissimo, per cerni, e in sevi da sero, e suoi composti, verbo d’altronde ancora irregolarissimo, come si vede nel suo supino

  1. Vedi p. 3731.
  2. Vedi p. 3827.