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(3825-3826) | pensieri | 211 |
tiquato suo positivo puera, di cui vedi Forcellini. E puella si diminuisce in puellula (4 novembre 1823).
* Alla p. 3757. Dagli altri supini, si fanno, ma son piú rari, mutato l’um in ibilis, come da flexum flexibilis, inflexibilis ec., passibilis ec., sensibilis, insensibilis ec. Nel latino barbaro e nelle lingue moderne s’usa di far tali verbali (3826) allo stesso modo da’ supini in tum impuro, cioè sostituendo all’um l’ibilis, come fattibile, perfettibile, indefettibile ec., da perfectum, defectum, factum. Ma non cosí in latino buono, o seppur v’avesse qualch’esempio simile, sarebbe de’ tempi piú moderni ec. I buoni latini avrebbero detto facibilis da facitum, come anche noi diciamo concepibile, inconcepibile ec. (concevable ec.) da concepitum, mentre però diciamo percettibile, impercettibile ec. da perceptum; e diciamo reperibile da reperitum, non repertibile da repertum ec. Regolarmente e primitivamente niun supino latino finisce in tum impuro. Sicché questa formazione non è latina. Vedi p. 3904, 3928.
Del resto, queste osservazioni sopra la formazione de’ verbali in bilis servono anch’esse a confermare le nostre proposizioni circa l’antico e regolare stato de’ supini, sí in generale, sí per ciascuno di tai verbali in particolare, cioè di quelli che fanno al proposito ec. (4 novembre 1823).
* Alla p. 3688, fine. Come il significato di νοέω abbia a fare con quel di nosco, vedi i lessici. E in ogni modo o che nosco fosse da νοἶσκω, o che sia da νοέω, sarebbe la stessa cosa, quanto alla ragion del significato ec., perché νοέω e νοἷσκω sono lo stesso verbo. E γινώσκω, che vale nosco, vien certamente da νοἷσκω ec. (4 novembre 1823).
* Reperito da reperio-ertum, antico reperitum. Vedi Forcellini. Manto as da maneo-mansum, antico manitum