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118 pensieri (2987-2988)

ora non mi sovvenga esempio al proposito (18 luglio 1823).


*    Alla p. 2677. Anche il volgo e il discorso familiare spagnuolo usa questo idiotismo del singolare dice per lo plurale dicono. Nella Historia del famoso Predicador Fray-Gerundio de Campazas s’introduce un contadino chiamato Bastian Borrego a usar queste frasi plebee disque, dizque per dicen que (18 luglio 1823).


*    Alla p. 2976, Τεθνηκὼς; τεθνεικὼς, τεθνηὼς, τεθνειὼς, τεθναὼς, τεθνεὼς e τεθνὼς sono tutti chiamati dai Grammatici participii perfetti della voce attiva di θνήσκω, o θνάω ec., e non della media, ma contratti dai due primi (18 luglio 1823).


*    La gioventú non era fra gli antichi un bene inutile e un vantaggio di cui niun frutto si potesse cavare, né la vecchiezza era uno incomodo e uno  (2988) svantaggio che niun bene, niun comodo, niun godimento togliesse, e niuna privazione recasse seco. Quindi e molto meno frequente che a’ tempi nostri era il numero di quelli che in gioventú si uccidevano, e molti piú vecchi suicidi si trovano commemorati nell’antichità che non si veggono al presente. Come dire Pomponio Attico e molti filosofi greci e romani. Perocché al presente le contrarie cagioni producono effetto contrario. Il giovane moltissimo desidera e nulla ha, neppure ha come distrarre, divertire, ingannare il suo desiderio, e occupare la sua forza vitale, adoperarla, sfogarla. Quindi piú giovani suicidi oggidí che fra gli antichi non pur giovani solamente, ma giovani e vecchi insieme. Il vecchio nulla perde per la vecchiezza, e poco, o meno ferventemente e impetuosamente e smaniosamente desidera. Quindi è cosí raro un vecchio suicida oggidí, che parrebbe quasi miracolo. E pure il giovane che si uccide pri-