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76 | pensieri | (2146-2147-2148) |
volta alla quarta congiugazione, talvolta lasciati anche nella seconda, come jussum i sostantivo. Ictus us non è che il participio ictus di icere, sostantivato e ridotto alla quarta coniugazione. Potus us lo crederemmo radice di potare se non si fosse conservato il participio potus, ch’io credo essere l’origine dell’uno e dell’altro ec. C’é anche potatus us come gustatus us. Della differenza tra questi due generi di verbali vedi ciò che ho detto di potatio, compotatio ec. Cosí effectus us, nutus us ec. ec.; delictum i con cento altri spettano alla categoria di jussum. Quando pertanto si trovano di tali verbali senza un participio né un verbo corrispondente, pare si debba credere che l’uno e l’altro esistessero anticamente.
Per esempio, gustus us, e gustum i non hanno verbo né participio corrispondente. Crederemo (2147) che gustare derivi da questo sustantivo, ma io penso che venga da un participio gustus da cui sia derivato lo stesso gustus sustantivo. E mi confermo in questa opinione: 1,° per quello che ho detto p. 2078, il che si può e si deve estendere anche ai verbi non composti, almeno quanto all’inclinazione naturale della lingua latina, proporzionatamente però, e riguardo soprattutto ai sustantivi, giacché molti verbi si trovano fatti dai nomi aggettivi, come durare ec. ec. Sulcare viene da un sustantivo; 2,° per quello che ho detto p. 2010, 2019, dal che si vede che i verbi formati veramente dai verbali in us, us., o da altri nomi della quarta finiscono in uare, come da fluctus us, fluctuare, onde se gustare venisse da gustus, farebbe gustuare; 3,° dall’osservare il greco γεύω, radice di gusto as o venuto da una radice comune. Nel quale verbo non v’é segno di st, lettere radicali di gusto. Ciò mi porta a pensare di un antico guo, participio gustus, continuativo gustare (dove lo st dinota molto visibilmente (2148) un participio originario in tus), verbale gustus us e um i (infatti da νεύω i latini ebbero