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(2267-2268-2269) pensieri 139

ma come una sola sillaba, dal che poi nacque, che si cominciassero a pronunziar legati, come accadde in Grecia. Che l’antico dittongo ai si pronunziasse sciolto, e per conseguenza i dittonghi latini si pronunziassero cosí, ma che al tempo di Virgilio già si pronunziassero chiusi, osserva Eneide, III, 354, dove Virgilio avendo bisogno di una voce trisillaba, dice Aulai per aulae; e vedi pure Eneide, VI, 747, e p. 2367 (l’italiano ha molti dittonghi e tutti si pronunziano sciolti: ma il volgo bene spesso li riduce ad una sola vocale, come in latino, dicendo, per esempio, celo per cielo, sono per suono. Questo è anche costume de’ poeti e di altri ancora fra gli antichi. Vedi la pagina seguente ec. ec). Sottoposta poi a regola la quantità delle sillabe, quelle vocali doppie che nell’uso eran divenute una sola (cioè ae ec.) si  (2268) considerarono come formanti una sola sillaba, quelle che, benché in un sol tempo, tuttavia si pronunziavano tutte due (o fossero piú di due) distintamente (come accade anche nell’italiano dove neppure il volgo, se non forse in qualche parte, dice pensero ec., e pure pensiero è per tutti trisillabo: gli antichi poeti, cinquecentisti ec. scrivevano anche volentieri pensero ec. Vedi le rime del Casa e il Petrarca di Marsand), si considerarono come altrettante sillabe quante vocali erano ec. (21 dicembre 1821). Vedi la Regia Parnasi in Aaron, e il Forcellini ibid.


*    Per mostrare come le facoltà umane e animali derivino tutte dall’assuefazione e di che cosa sia ella capace, e come lo spirito e gli organi esteriori e interiori dell’uomo sieno maravigliosamente modificabili, secondo le circostanze variabilissime e indipendenti affatto dall’ordine primitivo, voluto e generale della natura, ho citato le facoltà dei ciechi, sordi ec. Aggiungo. Non è egli evidente che la natura ha destinato le mani ad operare e  (2269) i piedi non ad altro che a camminare ec.? Chi dirà ch’ella abbia dato ai