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96 pensieri (2185-2186-2187-2188)

dice che bisogna leggere piú che si possa per divenire  (2186) originale. Che cosa è dunque l’originalità? facoltà acquisita, come tutte le altre, benché questo aggiunto di acquisita ripugna dirittamente al significato e valore del suo nome) (28 novembre 1821).

*    Alla p. 1073. Le cinque, anzi le dieci dita delle mani, all’uomo privo di favella non potevano servire, stante le osservazioni fatte di sopra, se non per contare al piú sino a venticinque (e con molta difficoltà), cioè sino a cinque volte cinque, contando le unità coll’una mano e coll’altra le cinquine. Senza il che la memoria non l’avrebbe condotto neppure al quindici o al venti. Del resto, i popoli scarsi di favella e privi di sufficienti nomi numerali si vede che infatti non sanno contare neppur sino al venti (se nel romanzo di Robinson Crusoe si è avuto qualche riguardo alla verità o al verisimile). Vedi l’Enciclopedia, Logique ec., art. Nombres ec.  (2187) I fanciulli, sinché non hanno bene e radicatamente appresi i nomi numerali e legate ad essi strettamente le rispettive idee, non sono capaci di concepire appena confusamente nessuna quantità determinata (o di numero o di misura ec.) se non piccolissima, cioè tanta per lo piú quanto si stende la loro cognizione de’ nomi numerali, e non arrivano se non dopo lungo tempo a contar sino a venti o piú là del dieci ec. Anzi arrivano prima a contar questi numeri, che a concepire le corrispondenti quantità, non avendo ancora abbastanza strettamente legate e immedesimate e incastrate le idee rispettive dei numeri nelle parole che li rappresentano (28 novembre 1821).


*    Alla p. 2022. Concedo, come altrove ho detto, che i verbi continuativi, talvolta, ed anche spesso (ma di rado però ne’ piú antichi e primitivi monumenti) siano stati adoperati  (2188) in senso almeno confusamente frequentativo e simile a quello de’ verbi in itare. Ma io ho dimostrato splendidamente il significato proprio