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214 | pensieri | (1528-1529-1530) |
forme femminili, che agli uomini facevano nausea, far gran fortuna e colpo nelle donne al solo primo aspetto, ed esser da loro generalmente riputate bellissime. Cosí viceversa può dirsi del (1529) maschile nelle donne (vedi la p. 1522). E tali altre infinite differenze si trovano ne’due sessi, circa al senso e al giudizio della grazia, come del bello (20 agosto 1821).
* E notate che, stante il gusto naturale che hanno le donne per la forza negli uomini e gli uomini per la debolezza nelle donne, parrebbe che il fatto dovesse andare all’opposto di ciò che ho detto qui sopra. Ma, oltre che i gusti naturali si alterano sommamente, infinite sono le modificazioni, le facce, le differenze di un medesimo gusto e degli effetti suoi ec. (20 agosto 1821).
* Alla p. 1513, fine. Questo ch’io dico, che la bellezza umana, massime della fisonomia, è inseparabile e deriva principalmente dalla significazione, che niente ha che fare col bello, si può vedere ancora ne’ diversi atteggiamenti di una persona o di un volto, piú o meno animati ed espressivi e significatori di cose piú o meno piacevoli, o viceversa; secondo le quali differenze una stessa persona par bella e brutta, piú e meno bella o brutta. (1530) Del resto un volto bello e regolare significa sempre per se qualche cosa di piacevole, quantunque falsamente. Quindi ogni volto regolare piace. Ma piace pochissimo, ed alle volte appena si sente che sia bello, s’egli, o per mancanza di anima o di coltura o di arte nella persona, manca affatto d’ogni significazione estranea alla sua significazione naturale e se questa si riconosce evidentemente per falsa. Onde par molto piú bello un viso molto meno regolare, ma espressivo, animato ec. che quello che ho detto. ec. ec. ec (20 agosto 1821).