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(1109-1110) | pensieri | 411 |
voce presa da scrittori spagnuoli latino barbari); invasare da invasus di invadere (il glossario ha invasatus, cioè obsessus a demone), confessare (glossario) da confessus di confiteri; e cosí mille altri. Vedi p. 1527 e 2023 (i due primi verbi non si trovano nel Du Fresne). Vedi p. 1142. Parecchi dei quali stanno nelle lingue nostre in cambio de’ loro primitivi latini, usciti d’uso, e pare che nel formarli non si avesse piú riguardo alla natura de’ verbi continuativi.
A questo proposito tornerà bene di avvertire una svista del Monti (Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocab. della Crusca, vol. I, par. 2, Milano 1818, alla voce allettare, p. 42, seg.), il quale dice e sostiene che il nostro Allettare (e per conseguenza il latino adlectare, ch’é lo stesso che il nostro, come afferma lo stesso Monti, p. 43) viene da Letto, come da Latte, Allattare, da Esca Adescare, da Lena Allenare ed altri a man piena; che significa Dar letto, e Perché poi il letto è riposo, e il riposarsi è soavissima e giocondissima cosa, (1110) ne seguí che Allettare, ossia Apprestare il letto, divenne subito per metafora Invitar con lusinghe e a poco a poco la prepotente forza dell’uso fe’ sí che il senso traslato si mise in luogo del proprio e ne usurpò le funzioni. Questa etimologia, se per avventura non è tortamente dedotta, potrebbe di leggieri aprire la strada a trovare anche l’altra di Dilettare e Diletto con tutti i lor derivati, per conseguenza, dico io, del latino delectare, illectare, oblectare e simili. E nega che questi verbi abbiano niente che fare con allicere, al quale dà tutt’altra etimologia (pag. 44).
Lascio stare che quel significato metaforico, e la successiva metamorfosi del significato di allettare, se a lui par naturale, a me pare del solito conio delle etimologie famosissime, e che tutto il filo de’ suoi ragionamenti si romperebbe e troncherebbe facilmente per esser troppo sottile e debole in questo punto.