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218 libro secondo


romane, la qual da Regillo era fin da’ tempi di Romolo venuta in Roma con Atta Clauso, signore co’ suoi vassalli; della qual casa il ramo della famiglia Appia Claudia fu sempre senatoria, l’altro della famiglia Appia Pulcra, per la povertá, fu sempre plebea. E, della stessa Appia Claudia, Clodio, per ambiziosi disegni d’essere tribuno della plebe, non potendo esserlo se non fusse dell’ordine plebeo, fecesi da un plebeo adottare, né pertanto lasciò d’esser nobilissimo. Perché, con l’adozione, si perdeva la sola famiglia e quindi la sola agnazione; ma non si perdeva la casa o gente e, per essa, la gentilitá, [CMA4] siccome il professa Galba appo Tacito, il qual dice che, con l’adozione ch’egli faceva di Pisene, esso allo splendore della casa Sulpizia, che vantava di venire da Pasife e da Giove, univa quello delle case di Crasso e Pompeo, da’ quali Pisene traeva l’origine.

1277[627]..... «plebiscitum», venendo egli da «sciscor», e non «scio». [CMA3] E ne’ comizi centuriati si serbò l’origine della voce «curia», perché delle novantanove curie, nelle quali, per tre ciascheduna, si eran divise le trentatré tribú di Roma, per ritondezza di numero e per leggiadria di favella, si dissero cosí quasi «centumcuriata».

1278[628] [CMA4] Lo che tutto era ciò che doveva dar i principi al Gruchio, il quale scrisse un giusto volume De comitiis romanorum, al Sigonio ed altri autori, c’hanno adornato in questa parte le cose antiche romane.

CAPITOLO SESTO

1279[641]..... Questa stessa eterna inimicizia de’primi popoli dee spiegarci che i giuochi equestri, ne’ quali i romani rapirono le donzelle sabine, dovetter essere ladronecci fatti da ospiti eroici, che convengono alle castissime sabine donzelle piú che vadano in cittá straniere a vedere i giuochi per gli teatri, [CMA3] le quali non si portavano in quelli delle cittá loro propie [SN2]. Dee spiegarci altresí che ’l lungo tempo ch’i romani avevano guerreggiato con gli albani..... aveva loro renduto il legittimo re Numitore. Ed è piú verisimile di quello che l’Orazia avesse riconosciuto la veste del suo Curiazio ucciso, mentre il fratello la portava con l’altre in trofeo, ch’ella di sua mano avessegliela ricamata; quando Penelope ci assicura che ’l piú nobil lavoro donnesco delle greche