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i caratteri morali

Le scuole erano sacre alle Muse, e verosimilmente gli scolari erano tenuti a contribuirvi il dì che ne ricorressero le feste.

Sarà da leggere con i codici più recenti [testo greco] ecc.

La solita colletta, con l’obbligo di restituzione del danaro senza nessun interesse.

Il participio è passivo ed è indeterminato, come resulta da quel che segue subito dopo.

Traduco così [testo greco], giacché in italiano uscir per la giravolta dicesi di chi esce per la più lunga senza che altri se n’avvegga.

Il nostro eroe appartiene alla borghesia danarosa, e però non era possibile che sua moglie uscisse sola per le vie della città come una qualunque altra donna del volgo, ché questi, così impicciosi, erano i costumi di allora. E dunque non gli comprerà una cameriera che stia sempre in casa, ma dal mercato delle donne noleggerà per le sue uscite un paggetto.

Letteralmente: «non sono diverse dal corno».

Sarà certamente, col codice V, [testo greco]: e significa che egli porta sulla spalla o a braccio il tabarro per non insudiciarlo. Il verbo [testo greco] è intensivo di [testo greco], ma [testo greco], «portare un mantello», è forse molto diverso da [testo greco] che significa anche «indossare il mantello»; e però non è dubbio che Teofrasto voglia qui descriverci il gretto allorché mettendosi a sedere in teatro rivolta il tabarro sul quale poi siede e che del resto egli ha cercato di non indossare neppure, per non sciuparlo. Se dovessimo leggere [testo greco] come propone Diels sarebbe: lacernam quam ipsam fert, ma il significato non cambierebbe affatto.


23.

LA MILLANTERIA

La millanteria1 parrebbe in verità essere ostentazine di beni che non esistono, e lo sballone cotal uomo che stando sul molo2 racconta ai forastieri di posseder molte ricchezze sul mare, e parla del traffico dell’imprestare a credito, quanto sia cresciuto ormai, e quel che egli ci ha guadagnato e perduto. E mentre fa queste bravate3 manda il ragazzo alla banca per una dracma che ci ha in deposito. Ed è poi capace


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