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330 appendice


     Un Cesare ne l’altro aver parea

la semplice camicia in su la pelle,
e sopra un seggio imperial sedea
con la beretta quadra e le pianelle;
ma due ragazzi, che di dietro avea,
gli attaccavano al cui le zaganelle;
ed egli con la man sopra un tapeto
diceva la corona e stava cheto.

Altra variante in S:

     Di celesti pitture e di cornici

d’oro e di perle i quadri eran fregiati;
due sovrapporte d’agata e d’onici
fûr da la Musa mia solo notati.
Ne l’uno intorno a un campo di radici
eran due grandi eserciti attendati,
e un cavalier con una donna in groppa
dava il fuoco a la barba a un re di stoppa.
     St. 41:Venne al fin Giove in abito divino
de le sue stelle nuove incoronato,
e con un manto d’oro e d’azzurrino
de le gemme del ciel tutto fregiato.
Le calze lunghe avea senza scappino,
e ’l saio e la scarsella di broccato,
e senza rider punto o far parola
andava con sussiego a la spagnola.
R.

CANTO TERZO

St. 11:fu il conte de la terra di Culagna.

S.
     St. 12:Questi era un cavalier tutto galante
filosofo, poeta e gomorita,
ch’era fuor de’ perigli un Sacripante,
ma ne’ perigli avea cara la vita: