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Primo: Luigi Porto, il quale scriveva la sua Novella (Ven., Bindoni, senza data, in 8.vo ed ivi 1535) tra il 1520 ed il 1530, come si raccoglie dalle lettere del suo celebre amico il cardinale Pietro Bembo. Secondo: Certa Clizia dama veronese, di cui il Giolito nel 1555 pubblicò un Poemetto in ottava rima sull’infelice amore delli due fedelissimi amanti. Terzo: Matteo Bandello, che nel 1554 mandò in luce la sua famosa Novella intitolata al gran Fracastoro. Quarto in fine: Girolamo Dalla Corte, il quale scriveva la sua Storia di Verona nel 1550, la condusse fino al 1560, e la mandò fuori nel 1594. Due Novelle adunque, un Poemetto, e una Storia sono le memorie scritte da consultar in proposito1: memorie tanto diverse fra loro di autorità quanto di scopo, ma pure di autori quasi di un solo tempo e coetanei. Tutti li posteriori non avranno qui luogo, perchè non danno ragione delle loro disparità, e perchè, in fatto, di mano in mano e secondo il vario intendimento di