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della quale si fa la salamandra, con che probabilmente debbesi intendere l’asbesto. Così pure egli accenna, tra i principali prodotti di Succiur (Su-ceu nella provincia di Kansù), il rabarbaro che è di fatti una delle piante caratteristiche di molti distretti della Mongolia.

Da Sa-ceu i tre Polo giunsero a Champicion o Campion (Kan-ceu) capitale del Tangut, che Marco dice città nobile e grande, ed è ancora uno dei principali centri di commercio tra la Cina e l’Asia Centrale. A settentrione di Campion, si trovano successivamente: Eezima od Esanar; — Caracom o Caracorum, già rammentata più sopra a proposito dei viaggi del Carpini e del Rubruk, e della quale Marco dice che gira tre miglia, mentre il Rubruk non lo fa più grande di San Dionigi; — la grande montagna Alcay o Altay, ove è uso di seppellire i principi discendenti da Genghiz-Khan; — il piano di Banchu, lungo ben 40 giornate, sino alle rive del mare Oceano. Questa parte del Libro di Marco Polo ci conduce, oltre il sistema dell’Altai alle regioni dell’Asia settentrionale, sulle quali, come si vedrà più innanzi, si trovano, negli ultimi capitoli del Libro, alcune interessanti notizie.

Nel medesimo paese di Tangut, che i tre Polo percorsero, prima a levante quindi verso scirocco, per giungere al Cataio, il Libro di Marco parla abbastanza diffusamente di due animali particolari di quella e di altre regioni dell’Asia Centrale, cioè del bue tataro o yak e del muschio. «Vi sono», egli dice, «certi buoi selvatichi, i quali sono della grandezza quasi degli elefanti, e bellissimi da vedere, perocchè sono bianchi e neri. I loro peli sono in ciascuna parte del corpo bassi, eccetto che sopra le spalle, che sono lunghi tre palmi, qual pelo ovvero lana è sottilissima, e bianca, e più sottile e bianca che non è la seta: e M. Marco ne portò a Venezia, come cosa mirabile, e così da tutti che la videro fu riputata per tale»1. E, poco più avanti: «In questa contrada si trova il più nobile e fino muschio, che sia nel mondo, ed è una bestia piccola come una

  1. Cap. LV del Testo Ramusiano.