maggiore intelligenza e pratica d’arte, si è non dubbiamente quella stessa dove i muri si trovano fabbricati di grandi poligoni disposti in linee inclinate o curve, quasi a forma d’arco, come si veggono, per tacer d’altri luoghi, nelle mura di Norba, di Segni e di Boviano. Benchè alle volte coteste differenti strutture s’osservino pure mischiate, e adoperate insieme senza molta cura, a talento del fabbricatore. Non temo d’asserire, che quest’ultima maniera d’edificare, la qual si vede anche a Cossa ed a Saturnia, le sole città che in Etruria, anzi alla destra del Tevere, han costruzione poligona, sia la meno vetusta, se forse non ancora dei tempi della dominazione romana1. Del quinto secolo sono certamente i grandi muramenti di sassi poligoni fatti per sostegni della via Valeria e della Salaria2, che appunto pel paese montuoso dei Sabini, Equi e Marsi, portava ai Peligni e Pretuzj3. Sa ognuno che le strade antiche romane si trovano lastricate con dure selci poligoni di più lati: e tutto dì può veder ciascuno in Firenze, dove le strade son di tal modo selciate, con quale e quanta
- ↑ Vedi p. 144. n. 148.
- ↑ Un muramento romano di tal genere, che ha oltre 300 passi, trovasi sotto Roviano, a sostegno della Valeria: ed un altro simile, d’assai maggiore, sull’ardua cima delle montagne di Colli. Uguali costruzioni s’osservano ancora in parecchi luoghi per fondamento della via Salaria: nominatamente presso a Paterno, non lungi dal lago Cutilio, e infra Antrodoco e Civita Ducale.
- ↑ Strabo v. p, 164.