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270 Sonetti del 1834


LA VECCHIA TROTTATA.1

     A sti tempacci nostri è nnescessario
Ch’una zitella, pe’ ppijjà mmarito,
Abbi prima de tutto partorito,
O rrotto er portoncin der zeminario.

     Chi nun ingabbia a ttempo er zu’ canario,
Se2 fa vvecchia e nun trova antro3 partito.
E, a la peggio, la panza è un riquisito
Pe’ ottené pprotezzione dar Vicario.4

     Quanno nun v’arïeschi èsse5 sposate
Pe’ sta strada, pe’ cquella de l’onore
Nun zerve, fijje mie, che cce penzate.

     Ché appena cominciate a ffà l’amore,
Vièngheno6 ste donnacce maritate,
Je la dànno, e vve làsseno a l’odore.

31 gennaio 1835.

  1. Maliziosa per lunga esperienza. [E su quanto essa dice, si veda la nota 11 a pag. 2-8 di questo volume.]
  2. Si.
  3. Non trova altro ecc.
  4. [Dal Cardinal Vicario. V. in questo volume la nota 1 del sonetto: Er giudisce ecc., 26 genn. 32.]
  5. Non vi riesca essere ecc.
  6. Vengono.