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Sonetti del 1833 | 75 |
CIAMANCHEREBBE QUEST’ANTRA.1
Sémo fritti, o rreggina:2 er zor Grigorio
Vò arimette3 le scedole de carta:4
Eppoi nun lo mannate a ffasse squarta5
Co’ ttutto er zu’ piviale e ’r fardistorio!
Si6 ha bbisoggno de noi, pisscia risorio7
E cce fa ttutti cavajjer de Marta;8
Ma un po’ ch’aridà ssu,9 vviè10 er cciaribbarta11
Pe’12 ffijji de Pasquino e de Marforio.13
Eh a sta maggnéra14 cqui, ttutti so’ bboni
A ppagà cchi ha d’avé, ssenza ch’aspetti:
Che bbella forza de li mi’ c......!
Una risma de carta a scaccoletti,15
E ecco le mijjara e li mijjoni
Pe’ sservì da quadrini e ffazzoletti.16
16 ottobre 1833.
- ↑ Ci mancherebbe quest’altra.
- ↑ Siamo fritti, ecc. Modo d’espressione proverbiale usato per esprimere un avvenimento ruinoso. [Deriva, come parecchi altri, dal Metastasio, e precisamente dalla Didone abbandonata (I, 16), dove Osmida dice: “Siamo traditi, o regina.„]
- ↑ Vuol rimettere.
- ↑ Dopo le vicende politiche del 1831, era nata voce che il Papa meditasse di mettere in circolazione una carta monetata, onde riparare in que’ primi momenti all’enorme squilibrio dell’erario: riparo che si è poscia cercato nei prestiti. Vedi il sonetto... [La sala ecc., 8 genn. 32.]
- ↑ A farsi squartare.
- ↑ Se.
- ↑ Rosolio.
- ↑ Malta. Si allude alle moltissime croci cavalleresche dispensate ai zelatori della causa sovrana.
- ↑ Ridà su.
- ↑ Viene.
- ↑ Ci ribalta: ci rinega.
- ↑ [Per, che qui vale: “come.„]
- ↑ Due pubbliche statue, delle quali vedi i sonetti... [Una casata, 17 dic. 32, e altri].
- ↑ Maniera.
- ↑ [A piccoli scacchi: a piccoli pezzi.]
- ↑ Aggiungasi: per nettarsi ecc.