Il maggior teatro, che dicesi costruito dai due Olconii Rufo, e Celere non è anteriore al 727. Il M. Olconio Rufo che fu duumviro cinque volte dicesi figliuol di Vibio (cf. 2231, 2232 I. N.), e ’l M. Olconio Celere per un confronto somigliante si manifesta figliuol di Marco (I. N. 2335, 2336). Del primo si ha riscontro che era duumviro la quarta volta al 752 (2261), Celere lo fu la prima volta dal 767 al 768 (v. la pag. 52): essendo trascurato il notamento delle magistrature e dei sacerdozii loro sulla lapida del Teatro, non si può avere altro risultalo, se non che il Teatro deve essere stato costruito non molto dopo il 752, avendo ivi ottenuta l’onorificenza forse di una statua M. Olconio Rufo, la iscrizione di cui si legge ancora scolpita sopra un gradino del Teatro medesimo, coll’aggiunta del suo quinto duumvirato (2232). Il Teatro coperto fu edificato dai duumviri C. Quinzio, e M. Porcio nel tempo della loro quinquennalità, che ho cercato di fissare in altro luogo (v. la p. 51, s.). Si va [n. 22.] quindi alla porta Stabiana, ove leggesi una lapida osca, della quale ho dato un’interpretazione negli atti della R. Acc. Erc. e mi rimetto a quanto ho ivi dimostrato, ed alle osservazioni posteriori inserito nel Bull. Arch. Nap. nuova serie (a p. 81, segg.). Rilevasi quindi che due Edili M. Sullio, e N. Pontio misurarono, e determinarono lo spazio di alcune vie pubbliche, due delle quali erano esterne, e chiamavansi la via pompeiana, l’una, e l’altra via, che