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Note 77

belle parole romane i nomi degli uffizi comunali) alli 25 di Giugno (anno 1256) raunò gli Antiani, Consoli (Antiani e Consoli sono tutt’uno), Maestri delle Arti et dell’Armi (Massari, credo), con tutti i Consiglieri così del picciolo, come del gran Consiglio, et propose loro, se si contentauano, che i Serui, et le Serue, che apparteneuano al Commune, et Popolo di Bologna fossero come tutti gli altri habitatori tanto della Città, come fuori nel contado, o fossero liberi, tutti si contentarono....„ (Ghir. Hist. di Bol. VI, pag. 190 e seg.).

“Il Decreto de’ Servi liberati, de’ quali accanto si è detto, fu messo fra le leggi da i legislatori alli 3 di Giugno (anno 1257)...,, (id., ib., pag. 193).

Tra fa proposta e la registrazione del Decreto si sbrigò sollecitamente la cosa. In vero “il Pretore (cioè il Podestà), et il Prefetto (cioè il Capitano del Popolo) alli 26 d’Agosto (anno 1256) pronunciarono nel Consiglio Generale, et Speciale, che i detti Serui fossero comprati dieci lire per ciascuno, essendo di anni 14, et quei di manco lire otto....„ (id., ib., pag. 191).

Pag. 30, v. 20 e segg. — Vedi Statuta Comm. Bon., I, pag. 482 e prima e dopo. V’è in un d’essi un audiatur che ho tradotto come fosse audeat, ma credo stia bene come sta: “non si senta dire!„.

Pag. 30, v. 21 — Nel sigillo proprio degli Antiani et Consules era S. Petrus cum clavibus in manibus.

Pag. 31, v. 5 — Nel Paradisus voluptatis (vedi più giù) è questa imagine evangelica: “ne massa tam naturalis libertatis, ulterius corrumpi possit fermento aliquo servitutis„.

Pag. 31, v. 8Bona omnia: antica, e, si capisce, arbitraria etimologia di Bononia.

Pag. 31, v. 14 e segg. — Ricca è la letteratura a questo soggetto della liberazione degli schiavi. Basti