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Come io mi trovai alle prese con Santippe 43

mata di paciulì e con la voce di flauto, che costituisce, anche nei tempi nostri, la qualità che l’uomo stima di più nella donna. Ammetto tutto questo e convengo che Archiloco ebbe torto, signora, e fu un prepotente.

Potrei recare altro esempio di torti e di prepotenze in poeti posteriori, anche più grandi di Archiloco. Per esempio, Dante.

Una signora gli disse di no, e Dante che cantò l’universo, perdette la sua calma e chiamò quella donna, ladra, scherana, micidiale, insensibile pietra, e che la voleva pigliar per le trecce bionde, e darle una coltellata nel cuore; ed il Leopardi, un santo oltre che un filosofo, non perdette gran parte della sua filosofia quando una bella donna gli disse ridendo «Caro conte, no!»?