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antica sapienza giuridica e vuol dire che la testimonianza di un solo testimonio non basta davanti ai tribunali a stabilire la veritá di un fatto.

Tete á tete: fr. , vale colloquio intimo^ segreto^ od è locuzione francese usata talora in vece delle nostre da solo a solo^ a tu pei’ tu, a quattro occhi, da soli. Tete a lète è tradotto anche in un assai brutto testa a testa e v’è, fra gli altri, un esempio del Manzoni nella prima edizione dei Promessi Sposi, cap. X: Riinasta poi «testa a testa», seconda ed.: rimasta poi «sola» con ima giovane contadina inesperta, non pensava piú tanto a contenersi.

Teterrimo: latinismo, superlativo di teter = tetro, brutto, deforme, orrido, vergognoso.

Tetti (gridare dai): cioè dall’alto, in modo che tutti sentano e sappiano: dicesi familiarmente di cosa fatta palese senza piú alcun riguardo.

Teuf-teuf: voce onomatopeica francese per indicare l’automobile.

Thálatta, thálatta, | Sei mir gegriist, du ewiges Meer: mare, o mare! salve, mare eterno. Cosí comincia Arrigo Heine una delle sue grandi liriche (Cannoniere) e vi pone per motto il saluto dá^.arxa dáÀarra, con cui i greci di Senofonte salutarono il Ponto (Anabasi IV, 7, 24). È infatti il mare mirabile cosa, anche perchè è deserto da uomini.

Tlialweg: voce tedesca vale fondo di valle, asse della valle, linea di impluvio impiumo. Voce usata dai tecnici e da quei geografi pei quali l’uso di voci strano e barbare sembra segno di maggior sapienza. non c’è un testo scolastico di geografia in cui invece di governo è prevalentemente usato il vocabolo politeia (gr. noXiTeLaY’i Poveri bimbi di prima ginnasiale! NB. L’ortografia moderna tedesca scrivo Taliveg.

Tliat Ì8 the question: (Amleto, atto III, scena I) «Essere o non essere, ecco il gran problema (that is the question).... è piú nobile cosa all’anima il patirò i colpi dell’ingiusta fortuna, o ribellandosi contro tanti mali, oi)porsi al torrente o finirli?», cosí Amleto comincia il suo fa moso monologo, in cui parve che lo Shakespeare aprisse nuove pieghe dell’immenso involucro dell’anima. Ma il popolo che giustamente ama piú di ridere che di pensare, giacché nel ridere è la soluzione pratica dei piú ardui problemi dell’essere, rivolse il that is the question a cose di minore gravitá, anche al modo di far colazione, di pagar un debito, etc, e cosí dicasi del to he or not to be.

The right man in the right place: V. Right man, etc.

Thonné: non è parola francese, che io sappia. In una vecchia e reputata enciclopedia di cucina trovo una ricetta per donner au veau V apparence et le gout du thon marine. Vitello thonné è modo di dire creato a Milano come la soupe á la sante. V. Tonno .

Tic: voce fr., usata anche presso di noi, dal tedesco tiken: = toccare lievemente. Indica un moto convulso, abituale e cosciente, risultante dalla contrazione involontaria di uno o piú muscoli del corpo, spesso riproducente, in modo intem.pestivo, qualche gesto riflesso o automatico della vita ordinaria. Congiunto ad altri fenonemi, è sintomo di alcune forme di degenerazione del sistema nervoso. | Tic doloroso della faccia, varietá di nevralgia facciale.

Ticlcet: per biglietto, tessera, è voce inglese entrata nel gergo francese, quindi nella nostra favella mondana e, specie, nel gergo anglo-francese delle corse: ce mot est anglais: nous dirions en fr. billct ou carte (G. Delesalle, Dici. Argot).

Ti conosco, mascherina 1: familiarmente vale: non m’ingamii, so il tuo giuoco. Grazioso traslato, tolto dalle Donne curiose, dello Zanardini, atto IV, scena IV.

Tiflite: terni, med., infiammazione dell’intestino cieco {rvqyÀós, cieco). Questa voce medica perdette di valore poiché fu dimostrato che la piú parto delle tifliti non sono che peritoniti localizzato attorno all’intestino cieco ed alla sua appendice.

Tifóne: (gr. Tvquóg) particolare tempesta, a tipo rotatorio e traslatorio insieme, dell’oceano Indiano: comunemente detto ciclone. Le trombe, i tornados, il simoun, etc. sono venti teri-estri di tipo oiclonioo.