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Squ | — 461 — | Sta |
= «fumosetta», con esempio del Magalotti (Fiore d’Arancio, 242).
Squadraccia: peggiorativo di squadra: voce già usata in Romagna ove significò certo faziose associazioni per le quali la politica era pretesto a mal fare.
Squagliarsi: propr. struggersi. Familiarmente non farsi più vedere, scomparire, ma con speciale senso di chi va via per non rispondere delle proprie azioni. Voce romanesca in tale senso, estesa nel giornalismo e nell’uso a tutta Italia.
Squalificare: verbo usato nel linguaggio delle corse (sport): vale escludere un corridore dal concorso e dal premio per infrazione ai regolamenti: poi, in senso esteso, ricorre talora per screditare. Neol. dedotto dal fr. disqualifier.
Square: giardinetto, per lo più cintato che serve per adornare una piazza publica: deriva dall’inglese square = piazza quadrata: c’è anche in francese.
Squero: (con l’e aperta) voce veneziana, vale piccolo cantiere (in antico dicevasi squadro).
Squilla: nome di crostaceo appartenente al sottordine degli Stomatopodi. La Squilla mantis è un animale piuttosto snello, che ricorda quell’insetto che porta il nome di Mantis religiosa. Sopratutto la forma e la maniera di tenere i piedi-artigli, articolati come lame di temperino, che essa lancia su la preda, sono caratteri comuni con la mantide. V. Cannocchia.
Stabbiarolo: V. Stabbio.
Stabbio: concio, concime, sughi, letame (dal latino stabulum = stalla), è voce classica, viva nel dialetto di Romagna e Toscana. Vedi ciò che è detto alla parola Schiampa.
Varco allo Stabbio
che aduna a sera
i Birrocratici
di bassa sfera.
onde stabbiarolo, lo spazzino. Voce regionale.
Stabilimento: bene osserva il Rigutini che «tutto in Francia è un établissement, e tutto per conseguenza in Italia è stabilimento» e perciò questa voce ha tolto di seggio molto parole proprio e particolari. Ma che farci?
Stabilitura: voce lombarda dell’arte muraria: è il fine intonacato superficiale o scialbo che si sovrapone al rinzaffo.
Sta come torre ferma, che non crolla | giammai la cima per soffiar de’ venti: noti versi di Dante (Purg. V. 14, 15), espressione della più alta individualità eroica della coscienza, di sè cosciente e gaudente: divenuti così comuni da considerarsi come frase fatta.
Staff: voce inglese che vale bastone. È nome dato ad una antica forma di apparecchio così detto di blocco (V. questa voce) che ha per ufficio di regolare il movimento dei treni nelle linee ad un solo binario ed impedire quindi ogni scontro. Consiste in un bastone metallico di special foggia, che il macchinista riceve dal capostazione o toglie da apposito apparecchio, senza il quale bastone non può far partire il treno, giacchè esso bastone comanda quel tratto di linea. Ora essendovi in un tratto tra due stazioni un solo bastone, è impossibile che due treni si incrocino. Così press’a poco. Tale sistema inglese è stato adottato nella ferrovia elettrica della Valtellina. (Lecco-Sondrio).
Staffa: chiamano volgarmente a Milano un bicchier di vino di circa mezzo quinto, propriamente il bicchier della staffa (el biccer de la staffa) che si soleva offrire al viandante, già montato in arcione. In fr. le vin de l’étrier. Bicchiere della staffa è del resto modo diffuso per indicare il bicchiere del saluto, della partenza. A. Scarlatti in un suo libro di cose curiose e bizzarre (et ab hic et ab hoc, serio seconda, pag. 70) dà del motto una spiegazione storica: sarebbe stato il maresciallo francese Francesco Bassompierre che nell’accomiatarsi dai deputati di alcuni cantoni della Svizzera — ove erasi recato per assoldare mercenari — sostituì ad un cratère che quegli gli offerivano, uno de’ suoi enormi stivaloni e riempitolo di vino, propinò e fece propinare.
Stafilococco: nome di microrganismi di forma tonda, granulare (coccus) che si raggruppano in forma di grappoli ([testo greco]). Spesso questi microbi sono generatori del pus.
Stage-coach o coach: stage in inglese