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O imitatores, servum pecus: o imitatori, servile gregge! (Orazio, Epistole, I, 19, 19).

Oleum, et operam perdidi: motto latino di Plauto (Paenulus, I, 2, 119: ho perduto l’olio e la fatica, cioè ho fatto fatica vana. Cfr. il nostro motto perdere il ranno ed il sapone.

Olièna: (dal nome del territorio di Oliena) vino sardo di molto commercio, sapido, alcoolico, con aroma speciale. Buon vino da arrosto.

Olim: av. lat., una volta, in quel tempo (cfr. il pronome latino ollus = ille). Dicesi talora in senso sarcastico per indicare il mutato animo o partito o stato di una persona.

Olimpo: nel gergo familiare talora è usata questa parola per indicare il ceto chiuso dell’aristocrazia, specie se dato a vita mondana: cui l’ammirazione del volgo e l’invidia degli altri fanno da incensiere e cornice.

Olla-podrida: si pronuncia oglia podrida, o vuol dire in ispagnuolo olla, pentola putrefatta: cioè usando il contenente pel contenuto, carni e verdure di ogni svariata specie cotte insieme: cibreo. I francesi tradussero la parola spagnuola in potpourri. V. questa voce.

Olii essenziali: o eteri volatili, nome dato a un gran numero di sostanze odorose, dall’aspetto oleoso, che divengono volatili per il calore, e sono prodotte da piante mercè la distillazione.

Oltramontano: V. Ultramontano.

Oltre il rogo non vive ira nemica: verso di Vincenzo Monti (In morte di Ugo Basville, I, 49), rimasto popolare.

Oltremare: nome di colore azzurro prezioso che sino alla metà del secolo scorso si otteneva polverizzando e trattando il lapislazzuli naturale.

Oma: suffisso rappresentante la finale greca ...[testo greco], usato dai modici per indicare i tumori neo-plastici: sarcoma, carcinoma, epitelioma.

Omaggio: «(homage) da homo, perchè nel medioevo un uomo era uomo dell’altr’uomo. E non tanto dalla feudalità oltramontana, non mai radicata molto profondamonte in Italia, quanto dalla servile imitazione dello frasi francesi, venne questa voce, ignota al popolo. Così le donne italiane ricevono omaggio: così si sente dire: rendere omaggio al vero, come se questo fosse un uomo a cui recare tributo. Meglio rendere onore. E nelle conversazioni patrizie: io vi presento i miei omaggi per: vi presento i miei ossequi, i miei convenevoli. E non è raro ricevere un libro con scritto sul frontispizio: omaggio dell’autore, espressione che rappresenta l’autore in ginocchio nell’atto di offrire il suo volume. Basta: dono dell’autore.» Così il signor Allan, op. cit. ed è nel vero, ma l’uso ha imposto ormai questa e tante altre parole in cui rifulge l’iperbole sgarbata e difforme al genio della nostra favella.

Omaggio (In): per in conformità, per rispetto, conforme, in onore, rendendo onore, etc. es. in omaggio al vero, è maniera dell’uso: ripresa dai puristi.

Omaggio dell’autore: V. Omaggio.

Omaro: nome scientifico del gambero di mare, homarus vulgaris, in fr. homard.

Omelette: parola francese, usata specialmente nell’Alta Italia invece di frittata: riprendesi a ragione dai puristi ancorchè i cuochi potrebbero fare qualche differenza tra frittata e omelette. L’etimologia di questa voce è incerta: da oeufs mêlés? ovus molle? | Omelette soufflée chiamano da noi una specie di frittata dolce: omelette à la confiture una specie di frittata dolce con ripieno di conservo e sapori.

O mia anima profetica: locuzione dall’inglese, o my prophetic soul! (Amleto).

Omne ignotum pro magnifico est: stupenda sentenza di Tacito (Agricola, XXX), ogni cosa di cui non si ha nozione, si ritiene meravigliosa.

Omne trinum est perfectum: ogni complesso di tre (solitamente dicesi di persone e spesso in senso caustico) è cosa perfetta. Sentenza latina, dedotta verosimilmente dalla scienza cabalistica che dà il tre per perfetto numero. Cfr. il motto Tres faciunt collegium, e Numero Deus, etc. e ricorda il tre ricorrente in Dante.

Omne vivum ex ovo: ogni essere vivo proviene da uovo, aforismo che vuolsi dedotto da G. Harvey (Exercitationes de generatione animalium). se pure non è