presso i Latini giureconsulto. Il primo, ignorantissimo affatto delle arti liberali e privo d’ogni cultura dello spirito, non avea riportato dalle scuole altro profitto che quello di malamente scrivere; la gagliardia però del corpo, il più robusto di quanti mai a nostra saputa esistessero, la scaltrezza nel cogliere gli avvantaggi dei tempi, e l’attitudine agli scabrosi maneggi supplivano in lui il difetto della dottrina. Questi pregj tuttavia non bastavano a far dimenticare gli enormissimi suoi vizj; imperciocchè iniquo e malfacente di natura, senza timore alcuno del Nume o risguardo per gli uomini, riputava un vero niente la costoro vita e la rovina della città. Divenuto in cotal guisa possessore di molte ricchezze, e nato fatto per ammassarne comunque e profonderle, contaminò sua vita d’ogni maniera di stravizzi, sendo intemperantissimo in ispecie nel bere e nel mangiare al che poscia con provocato recere soccorreva; tale si era perfettamente Giovanni1. Triboniano al contrario aveva tratto miglior partito da suoi talenti, a veruno secondo nella educazione e nella maestria di qualsivoglia scienza ed arte, ma sì peccava d’avarizia che il trovavi ognora apparecchiato a difendere l’utile contro l’onesto, ed a promulgare od abolir leggi in ordine alle varie circostanze di coloro che imploravano con danaro il suo patrocinio2. Ora il
- ↑ A vie meglio conoscere costui si potrà leggere l’Appendice del cav. Compagnoni, impressa di seguito alla traduzione del testo nella Storia Segreta.
- ↑ Quanto poi foss’egli eccellente nell’arte dell’adulazione si argomenterà di leggieri dall’aver dichiarato un dì a Giustinia-