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286 | via appia—ponte leproso |
Questi passeggiatoi al presente sono ricoperti di una specie di acciottolato, che ha più lo aspetto di muratura; forse era quella struttura che i romani sottoponevano alle selci e chiamavano rudus, la quale ho trovato pure sotto le selci della carreggiata.
Dopo questo breve rettilineo di m. 70.00 circa, la via dunque dividevasi in due rami, uno prendeva a sinistra per l’attuale via campestre di Pantano (Tav. XL), l’altro volgeva a destra secondo la linea 22-23-24, la quale infila l’attuale via interna di S. Filippo. Nell’orto degli eredi Zazo, appena dopo la siepe, normale al rettilineo 20-22 dell’Appia, esistono molti avanzi di antiche costruzioni a profondità di m. 0.50 sotto il piano di campagna, il quale è alto due metri e mezzo circa su quello dell’Appia nel punto 22. Impedendo queste costruzioni il prolungamento del sudetto rettilineo, fui indotto a pensare che la via avesse dovuto divergere. E poichè era pure in me fisso il pensiero che l’attuale via di S. Filippo, nell’interno della città, fosse antica, feci praticare degli scavi di saggio nei punti 23 e 24 per rintracciare le sostruzioni del braccio dell’Appia verso di quella; ed a profondità di poco oltre un metro le trovai esattamente in allineamento del punto 22 e della via S. Filippo. Di più, studiando alcuni avanzi di grandiose terme, i quali sono, come dissi[1], nella proprietà Palmieri, Cardone Oliva ed altri, tra la chiesetta di S. Cristiano e l’Orfanotrofio di S. Filippo Neri, notai che il prospetto principale di esse era parallelo alla via S. Filippo, e che quegli avanzi si protraggono oltre le mura della città, verso l’orto Morante. Per la qual cosa è indubitato che la via 22-23-24, da me scoverta, passava dinanzi le terme, e prolungavasi per la via S. Filippo, la quale dirigevasi all’Arco del Sagramento[2], supposti rimossi i moderni ingombri delle case Penga e Capilongo, a destra, e Pasquino e Torre[3] a sinistra.
Garrucci[4] afferma che Orazio, nel suo viaggio da Roma a Brindisi, dovè entrare in Benevento per una porta non molto discosta