Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[§ 65-67] | l’equilibrio economico | 349 |
collettività parziali A, B, C...., e si cercava quali valori di quei coefficienti procacciavano il massimo di ofelimità ai componenti la collettività A. In questo non si suppone che la collettività A possa imporre direttamente coefficienti di produzione alle altre collettività B, C....; ma invece si suppone che ognuna di quelle collettività sia indipendente, onde può bensì regolare la propria produzione, non già quella delle altre.
Anche quando si ragiona di una sola collettività, occorre tener conto delle spese di trasporto; ma tale necessità diventa maggiormente palese quando si ragiona di collettività separate nello spazio. S’intende quindi che i prezzi di una stessa merce sono diversi in due collettività diverse.
66. Dopo quanto si è detto per una sola collettività, le condizioni di equilibrio per più collettività si ottengono facilmente.
Consideriamo una collettività X che è in relazione con altre collettività, che indicheremo con Y, e che, per semplicità, considereremo come una sola collettività. Per ognuna di quelle collettività si hanno le condizioni di equilibrio dei gusti e degli ostacoli già esposte; ma ora non bastano a sciogliere il problema, perchè ci sono altre incognite, cioè le quantità di beni economici barattate tra X e Y. Supponiamo che sieno cento; occorrono altre cento condizioni per determinarle.
67. Avremo da prima il bilancio di X nelle sue relazioni con Y; il quale dovrà essere fatto tenendo conto di ogni entrata e di ogni spesa, come si è esposto al § 27 e seg. Il bilancio di Y è superfluo per i motivi già esposti (III, 204). Nelle relazioni di X con Y, l’entrata di X è l’uscita di Y, e viceversa. Perciò, se l’entrata e l’uscita bilanciano per X,