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226 | conc. gen. dell’equil. econ. | [§ 206-210] |
che 200 merci sono state trasformate in 500 altre, che, cioè, la quantità che non c’è più delle prime, è stata sostituita dalla quantità di quelle che sono state prodotte. Per motivi simili a quelli ora notati, basta esprimere ciò per le 200 merci meno una. Così si ha una nuova categoria (E) di condizioni; e nel caso presente essa comprende 199 condizioni.
Le condizioni di tale categoria esprimono che l’equilibrio ha luogo sulla linea delle trasformazioni complete.
207. Sommando il numero delle condizioni (D) e quello delle condizioni (E), si hanno 699 condizioni; cioè appunto quante ne mancavano, e il problema è bene determinato.
208. Nel caso dei fenomeni del tipo (I), con concorrenza completa, e con prezzi costanti per le successive porzioni di una stessa operazione, potremo dunque enunciare il seguente teorema:
È un punto di equilibrio quello in cui hanno luogo le seguenti condizioni: (A) Eguaglianza, per ciscun individuo, delle ofelimità ponderate; (B) Eguaglianza, per ciascun individuo, dell’entrata e dell’uscita. Inoltre nel caso del baratto: (C) Eguaglianza, per tutte le merci, delle quantità esistenti prima del baratto e dopo. Invece nel caso della produzione alle condizioni precedenti si sostituiscono le seguenti: (D) Eguaglianza del costo di produzione e del prezzo di vendita, per tutte le merci prodotte; (E) Eguaglianza delle quantità di merci richieste per la trasformazione, e delle quantità di quelle merci effettivamente trasformate (Append., 26, 28).
209. Per altro, tra le condizioni (B) e (C) ve n’è una che è superflua; e così pure tra le condizioni (B) e (D) e (E).
210. Scegliamo, a caso, una merce A che servirà