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[§ 198-201] | conc. gen. dell’equil. econ. | 223 |
tutte quelle merci sono eguali. Si ha così, per ogni individuo, tante condizioni quante sono le merci meno una. Se, per esempio, sono tre, cioè A, B, C, si deve esprimere che l’ofelimità elementare ponderata di A è eguale a quella di B, e poi anche eguale a quella di C; il che dà precisamente due condizioni.
199. Tale categoria di condizioni esprime che ciascun individuo soddisfa direttamente (§ 41) i suoi gusti, per quanto è a lui concesso dagli ostacoli. Per distinguerle dalle altre, la chiameremo la categoria (A) delle condizioni.
200. Altra categoria di condizioni, la quale indicheremo con (B), si ottiene facendo il bilancio di ciascun individuo (§ 175). Il numero delle condizioni di tale categoria è dunque eguale a quella degli individui.
Se si sommano tutti i bilanci individuali, si ha il bilancio della collettività, il quale è costituito dai residui che rimangono dopo che si sono compensate, per ciascuna merce, le vendite e le compere. Così, se parte degli individui hanno venduto un totale di 100 kg. di olio, e gli altri individui ne hanno comperato 60 kg., la collettività ha in conclusione comperato 40 kg. di olio. Tutti quei residui, moltiplicati pei prezzi rispettivi, debbono bilanciarsi. Per esempio, se la collettività ha venduto 20 kg. di vino a lire 1,20 il kg. e 60 kg. di grano a lire 0,20 il kg. avrà ricavato dalle sue vendite 36 lire; e, so ha comperato solo olio, perchè le entrate bilancino l’uscita, occorre che abbia speso precisamente 36 lire per l’olio. Quindi, conosciuti i prezzi e le quantità acquistate o vendute dalla collettività, per tutte le merci meno una, le condizioni (B) ci fanno conoscere quella quantità anche per la merce omessa.
201. Numeriamo le condizioni che abbiamo otte-