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214 conc. gen. dell’equil. econ. [§ 173-175]

non si avrebbe punto vino. Se l’angolo oma fosse retto, il prezzo sarebbe infinito. Per un angolo di pochissimo minore si avrebbe un prezzo tale, che la menoma quantità di pane si baratterebbe con una quantità grandissima di vino. Gli angoli oma, oma'...., della figura indicano prezzi tra quei due estremi.

174. Quando la via seguìta non è data direttamente, ma solo coll’indicare i prezzi delle successive porzioni, occorre fare un computo per conoscere le quantità totali di merci trasformate.

Supponiamo che ci sieno due sole merci A e B; che il prezzo di B si esprima in A, e che, per esempio, si baratti 1 kg. di A per una certa quantità di B, ad un prezzo , poi 2 kg. di A per altra quantità di B, al prezzo , poi 1 kg. di A per altra quantità di B, al prezzo . Le quantità di B così successivamente ottenute saranno 2, 6, 4; dunque, in totale 12 kg. e si saranno ottenute a prezzi vari dando un totale di 4 kg. di A.

Se le merci sono più di due, e se si esprimono i prezzi di B, C, D.... in A, è evidente che la quantità totale di A trasformata deve essere eguale a ciò che si ottiene moltiplicando ciascuna porzione di B, C, D.... pel suo prezzo, e sommando. Tali eguaglianze indicano il punto al quale si giunge seguendo una certa via.

175. Il bilancio dell’individuo. — Colla vendita di cose da lui possedute, l’individuo si procura una certa somma di moneta; la diremo la sua entrata. Colla compera di cose di cui usa, egli spende una certa somma di moneta; la diremo la sua uscita.