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130 | introduz. alla scienza sociale | [§ 106-107] |
della parte dell’aristocrazia decaduta; ciò si vede nella storia principiando dai tempi di Pericle, e giù giù sino ai tempi della prima rivoluzione francese; ed oggi stesso vediamo che parte della borghesia aiuta validamente il socialismo, di cui del rimanente sono borghesi quasi tutti i capi. Le aristocrazie finiscono di solito col suicidio.
Quanto ora dicemmo è solo il compendio di moltissimi fatti, e non ha altro valore se non quello stesso dei detti fatti. Ma per esporli ci manca qui lo spazio, onde siamo costretti di rimandare il lettore ai Systèmes, ove in parte sono notati.
Si vede ora quanto sia grande soggettivamente il valore del concetto dell’uguaglianza degli uomini, che oggettivamente è nullo. Esso è il mezzo comunemente usato, specialmente ai tempi nostri, per torre di mezzo un’aristocrazia e sostituirla con un’altra.
107. Occorre notare che la parte decaduta dell’aristocrazia, cioè gli A β, è quella che propriamente è ingannata e riesce dove non voleva andare. Il volgo, cioè i B β, finisce spesso col guadagnare qualche cosa, sia mentre dura la battaglia, sia quando accade ad esso di mutare padroni; la parte eletta dell’antica aristocrazia, cioè gli A α, non è ingannata, soggiace alla forza; la nuova aristocrazia che sorge consegue vittoria.
L’opera degli umanitari del secolo XVIII, in Francia, preparò le stragi del Terrore; l’opera dei liberali della prima metà del secolo XIX preparò l’oppressione demagogica di cui già si vede l’albore.
Coloro che chiedevano l’eguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge non prevedevano certo i nuovi privilegi di cui ora godono le classi popolari; sui