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DIALOGO

DI UN FISICO E DI UN METAFISICO

Fisico. Eureca, eureca.20

Metafisico. Che è? che hai trovato?

Fisico. L’arte di vivere lungamente21.

Metafisico. E cotesto libro che porti?

Fisico. Qui la dichiaro: e per questa invenzione, se gli altri vivranno lungo tempo, io vivrò per lo meno in eterno; voglio dire che ne acquisterò gloria immortale.

Metafisico. Fa’ una cosa a mio modo. Trova una cassettina di piombo, chiudivi cotesto libro, sotterrala, e prima di morire ricordati di lasciar detto il luogo, acciocché vi si possa andare, e cavare il libro, quando sará trovata l’arte di vivere felicemente.

Fisico. E in questo mezzo?

Metafisico. In questo mezzo non sará buono da nulla. Piú lo stimerei se contenesse l’arte di viver poco.

Fisico. Cotesta è giá saputa da un pezzo; e non fu difficile a trovarla.

Metafisico. In ogni modo la stimo piú della tua.

Fisico. Perché?

Metafisico. Perché se la vita non è felice, che fino a ora non è stata, meglio ci torna averla breve che lunga.

Fisico. Oh cotesto no: perché la vita è bene da se medesima, e ciascuno la desidera e l’ama naturalmente.