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INDICE ALFABETICO


A


Aggiustare — Termine tecnico di zecca, che indica quell’operazione, con cui si tagliano gli angoli dei quadrelli di metallo per farne i dischi, sui quali dev’essere improntata la moneta. In veneziano gustar, pag. 91.

Anonime — Monete senza nome di doge. Sono raccolte in un capitolo speciale, pag. 293.

Aspri per la Tana ordinati nel 1461. Non si conosce se sono stati coniati, pag. 277

Aureola — Moneta che dovrebbe chiamarsi in tal modo dal nome del doge Orio od Aurio. Non ha mai esistito, pag. 75.

B

Bagattino — Nome dato ai piccoli o denari in Lombardia e nelle città del Veneto. A Venezia per la prima volta usato in pubblici documenti nel 1442, ag. 261. — Bagattini per Brescia, Bergamo, Verona e Vicenza, Padova, Treviso e Friuli. V. Piccoli.

Bianco — Moneta veneziana, frazione e probabilmente metà del danaro, pag. 61 — Ultima menzione del bianco ai tempi di Andrea Dandolo, pag. 171.

Bolle ducali — Secondo l’uso comune nei bassi tempi i dogi usavano il sigillo di piombo detto bolla, perchè fatto da una sfera di piombo che compressa da due con! si trasformava in un disco colla impronta da entrambi i lati. In rarissimi casi si usavano le bolle d’oro e d’argento. Ho riprodotto alcune delle bolle ducali, perchè meglio delle monete rappresentano le successive trasformazioni del costume del doge: Bolla in piombo di Orio Malipiero, pag. 79 — di Enrico Dandolo, pag. 88 — di Jacopo Tiepolo, pag. 100 — di Ranieri Zeno, pag. 108 — di Giovanni Soranzo, pag. 156 — di Marin Falier, pag. 188 — Bolla in oro di Michele Steno, pag. 241 — in piombo di Francesco Foscari, pag. 274 — di Cristoforo Moro, pag. 292.