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Varie leggi. | DEUTERONOMIO, 24. | Legge sul divorzio. |
3 L’Ammonita, nè il Moabita, non entri nella raunanza del Signore; niuno dei lor discendenti in perpetuo, fino alla decima generazione, entri nella raunanza del Signore1;
4 Perciocchè non vennero incontro a voi con pane e con acqua, nel cammino, quando usciste di Egitto; e perchè essi condussero per prezzo contro a voi Balaam, figliuolo di Beor, di Petor di Mesopotamia, per maledirvi2.
5 Ma il Signore Iddio tuo non volle ascoltar Balaam; anzi il Signore Iddio tuo ti rivolse la maledizione in benedizione; perciocchè il Signore Iddio tuo ti ama.
6 Non procacciar giammai, in tempo di vita tua, la pace o il bene loro.
7 Non abbominar l’Idumeo3; conciossiachè egli sia tuo fratello; non abbominar l’Egizio; conciossiachè tu sii stato forestiere nel suo paese.
8 La terza generazione de’ figliuoli che nasceranno loro potrà entrar nella raunanza del Signore.
della pulizia nel campo.
9 Quando tu uscirai in guerra contro a’ tuoi nemici, guardati d’ogni mala cosa.
10 Se nel mezzo di te vi è alcuno che sia immondo per alcun accidente notturno, esca fuor del campo, e non entri dentro al campo;
11 E in sul far della sera lavisi con acqua; e poi, come il sole sarà tramontato, egli potrà rientrar dentro al campo.
12 Abbi parimente un luogo fuor del campo, al quale tu esca per li tuoi bisogni.
13 E abbi fra i tuoi arredi un piuolo, col quale, quando ti assetterai fuori, tu faccia un buco in terra, e poi ricopri il tuo scremento.
14 Conciossiachè il Signore Iddio tuo cammini nel mezzo del tuo campo, per salvarti, e per mettere in tuo potere i tuoi nemici; perciò sia il tuo campo santo; e fa’ ch’egli non vegga alcuna bruttura in te, onde egli si rivolga indietro da te.
Gli schiavi fuggitivi―Le meretrici―L'usura―I voci, ecc.
15 NON dare il servo che sarà scampato a te d’appresso al suo signore, in man del suo signore.
16 Dimori appresso di te, nel mezzo di te, nel luogo ch’egli avrà scelto, in qualunque delle tue città gli aggraderà; non fargli violenza.
17 Non siavi alcuna meretrice d’infra18 Non recar dentro alla Casa del Signore Iddio tuo, per alcun voto, il guadagno della meretrice, nè il prezzo del cane; perciocchè amendue son cosa abbominevole al Signore Iddio tuo.
19 Non prestare ad usura al tuo fratello4, nè danari, nè vittuaglia, nè cosa alcuna che si presta ad usura.
20 Presta ad usura allo straniere, ma non al tuo fratello; acciocchè il Signore Iddio tuo ti benedica in tutto ciò a che metterai la mano, nel paese nel quale tu entri per possederlo.
21 Quando tu avrai votato un voto al Signore Iddio tuo, non indugiar d’adempierlo5; perciocchè il Signore Iddio tuo per certo te ne ridomanderebbe conto, e vi sarebbe peccato in te.
22 E se pur tu ti astieni di far voto, non vi sarà peccato in te.
23 Osserva, e fa’ ciò che ti sarà uscito delle labbra, secondo che volontariamente tu avrai votato al Signore Iddio tuo, come avrai pronunziato con la tua bocca.
24 Quando tu entrerai nella vigna del tuo prossimo, potrai a tua voglia mangiarne dell’uve a sazietà; ma non riporne nel tuo vasello.
25 Quando tu entrerai per mezzo le biade del tuo prossimo, potrai svellerne delle spighe con la mano6; ma non metter la falce nelle biade del tuo prossimo.
La legge del divorzio.
2 E s’ella, essendo uscita di casa di colui, e andatasene, si marita ad un altro uomo;
3 E quest’ultimo marito prende ad odiarla, e le scrive il libello del ripudio, e glielo dà in mano, e la manda fuor di casa sua; ovvero, quest’ultimo marito, che se l’avea presa per moglie, muore;
4 Non possa il suo primiero marito, il qual l’avea mandata via, tornare a prenderla per essergli moglie, dopo che avrà fatto ch’ella si sia contaminata; perchè ciò è cosa abbominevole nel cospetto del Signore; e non far sì che il paese che il Signore Iddio tuo ti dà in eredità, sia reo di peccato.
5 Quando alcuno avrà presa novella-
- ↑ Neem. 13. 1, 2.
- ↑ Num. 22. 5, ecc.
- ↑ Gen. 25. 24-26.
- ↑ Lev. 25. 35, 36. Luc. 6. 34, 35.
- ↑ Eccl. 5. 4, 5.
- ↑ Mat. 12. 1. Mar. 2. 23. Luc. 6. 1.
- ↑ Mat. 5. 31, ecc. ; 19. 7. Mar. 10. 4.
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