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528 | usolare — usta. |
razza (Dante, Vegezio volgar.). Con afr. alberc, auberc, fr. haubert, prov. ausberg ausberc giacca di maglia, ha per base ger. halsberc sdoppiatosi in aat. hals-pirc-pirga-piriga-përga-bërga d’ug. sig., mat. hals-berc-bërge, ags. halsbeorg; anrd. halsbiorg. Questo nome ger. risulta da halsa [aat. mat. hals, tm. Hals, ags. heals] collo, affine forse ad anrd. helse manico, l. collum-us per * colsum d’ug. sig., gr. κλοιός collana; e da berg [en] coprire, difendere. Originariamente valeva dunque “armatura ricoprente il collo”, ma col tempo il signif. si allargò. Secondo il Mackel il fr. e prov. direttamente procedevano da abfr. * halsberg. Il Wackernagel e il Beneke vollero vedere in afr. halberc un tipo ger. al-berc con signif. di “copri tutto” [all = tutto]; ma le forme prov. e it. escludono assolutamente tale derivazione. Notevole che un tal nome non s’incontri nel bl. antico, giacchè bl. alberc albergio alberio sono tarde riproduzioni [sec. 13º] di fr. alberc e haubergeon. Nello sp. il nome non esiste: con ciò viene esclusa l’origine gotica: quindi si è condotti a credere ad importazione dei Franchi per la Francia, e dei Longobardi per l’Italia.
Usolare, udire o guardar di soppiatto da un fesso o da uno spiraglio (Nelli, Redi). Risp.: sen. osalare, nap. ausoliare. Il Redi aveva proposto come etimo il nome uscio mediante vb. usciolare stare all’uscio. Il Caix crede invece alla derivazione da got. hausian udire, e meglio ancora dall’at. hlosên losën lösslen stare in orecchi, accanto a cui sta laussen lauschen spiare. Usolare procederebbe immediatamente da un * lusolare. Ma quest’etim. è lungi dall’essere certa.
Usta (neolog.) odore o effluvio lasciato dalle fiere dove passano, che penetrando nell’odorato dei cani desta in essi una viva ansietà di rintracciarle. Il fatto del dialetto piem. che presenta nust fiuto, induce il Caix a ricondurre il nome it. a ted. nüstern narice, afris. nosteren, ol. nostern, bav. nuesten grufolare, bt. nusteren rintracciare, ol.