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arpa — arringa. 17

zioni delle voci it. Vi troviamo arengum piazza pubblica adunanza, Regim. Patav., Stat. Rip.; arengaria, giudizio pubblico Chron. Parm. an. 1282; arengeria-gheria tribuna an. 1398. Altre forme bl. si vedranno sotto arringa. Lo sdoppiamento di gruppo ger. hr in ar non è raro, specie nel fr. L’introduzione del nome è certo dovuta al costume comune fra i Germani delle assemblee in cui si discutevano popolarmente i pubblici affari. Probabilmente ci venne mediante i Longobardi. Un deriv. it. che conserva il signif. primitivo del vocab. ger. è arringato, che s’usò nei primi secoli di nostra lingua in senso di “schierato”. Notevole che le lingue sorelle non abbiano ritenuto il nome nel senso materiale di “luogo d’adunanza”, ma solo in quello di “discorso fatto all’adunanza”, pel quale l’it. ha la forma arringa. Il fr. rang mostra il senso di “circolo, schiera”, non di “rostro, tribuna, piazza”. Der.: arringhiera ringhiera. V. arringa e rango.

Arpa, sorta di strumento musicale (Dante, Tav. Rit.). Risp.: afr. harpe, prov. arpa. Venanzio Fortunato †600 chiama l’arpa uno strumento barbarico (Romanusque lyra plaudat tibi, Barbarus harpa; lib. 7, carm. 8). È dunque d’origine ger. Ed effettivamente troviamo aat. harfa harpha, mat. harfe harpfe donde tm. Harfe; poi ags. hearpe ing. harp, anrd. harpa. Tema ger.: harpa che entrò nel bl. prima che la Lautverschiebung dell’aat. cangiasse il p in f nel ramo at. Una deriv. da gr. ἅρπη falce, oltrechè troppo difficile pel senso disparatissimo, è resa insostenibile dalla testimonianza di Venanzio, e dalla immensa diffusione del nome ger., il quale a detta del Kluge è indigeno. Der.: arpeggi-amento-are-o; arpista, arpicordo.

Arringa, diceria, parlata, discorso pubblico (Fra Giord., Villani). Paralleli: sp. port. prov. arenga. Il fr. harangue differisce da questi perchè esso è derivato vb. haranguer, cui rispondeva it. arringare, sp. prov. arengar. Questo nome quanto alla forma è una variante o dop-


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