Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
mundio. | 345 |
Entrò nel bl. dove presenta le forme di mundiburdis, mundiburdium-nium (quest’ultima nel sec. 10º); e nell’afr. mainbournie, vb. mainbournir, proteggere.
Mundio (term. stor. giurid.), protezione, tutela (Balbo, Troya, Cantù). Questo nome ger. entrò nel bl. sotto la forma di mundium; ma non nella lingua viva it. Però nei tempi moderni, come parecchi altri dei termini giuridici dei Barbari e specialmente dei Longobardi, è stato rinfrescato dagli scrittori che si sono occupati degl’invasori d’Italia nel principio del medio-evo. Nel bl. penetrò verosimilmente per opera dei Longobardi, nelle cui leggi ricorre assai spesso: per es. in Rotari 26, 160, 161 ed altrove sotto la forma di mund e col valore di “potere tutorio, protezione”. In Liutprando 61 troviamo anche l’avv. munditer, e il partic. mundiatam 139. Alla sua volta il longob. mund riposa su aat. munt, mano, difesa, protezione; donde mat. munt d’ug. sig., tm. Mund, difesa, tutela. Forme sorelle in quel campo sono: ags. mund, mano, difesa, afris. mund mond, difesa, tutela, ol. mond, tutore, anrd. mund mano, mundr, somma con cui l’uomo compra la fidanzata dal padre di lei, e con cui egli acquista il diritto di tutela sopra di essa, Vigfusson 407, Möbius, 307. Il nome aat. non è verbale, anzi esso diè origine a vb. aat. muntôn, essere tutore, donde as. mundôn e ags. mundjan d’ug. sig. Da aat. munt si formarono pure aat. munt, afris. mund, mond, protettore, mundboro-poro-porto da cui mlt. mundiburdus (v. Mundibordo), tutore, munthêrro, avvocato, patrono, mat. muntlichen, tutoriamente, aat. mat. muntman, cliente, protetto; infine tm. Mündel, pupillo, Mündig, maggiore, Mundigkeit, maggiorità. Secondo il Kluge l’aat. non ha alcuna affinità con l. mûnire, moenia, ma è affine a l. manus, mano. Il Faulmann, premesso che mund deriva da muntân, trae poi questo da vb. * mintan, innalzare, afferrare. V. anche Mondualdo, Mundibordo e Mundiburdo.