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lutare. | 303 |
il fr. avrebbe ricavato un houmblon, e non houblon, essendo noto che il fr. lungi dallo schivare, ama il gruppo mbl. Ora colla mia ipotesi che pone a fondamento ml. hubalus, tutte le difficoltà mi paiono superate sia per l’it. che per il fr., e quindi la ritengo la più fondata sino a prova contraria. Ad ogni modo è certissimo che le voci rom. hanno un’etimol. ger. Sull’orig. prima di aat. hopfo, il Kluge respinge l’affinità tanto con aat. hiufo, as. hiopo, ags. héope, spino, non potendo bastare per il luppolo il signif. generale di “avviticchiamento”, quanto con aat. * hupfen, mat. hupfen, tm. hüpfen, saltare, balzellare, ags. * hyppan, m. ing. hyppen, ing. to hip, to hop, saltellare, balzare. Però non assegna le ragioni di quest’asserzione. Il Faulmann p. 172 fa aat. hopfo, mat. hopfe, tm. Hopfen uguale ad aat. chupf, choph, testa, coppa, mat. kofel, cima d’un monte, perchè la pera d’un luppolo è conica. Lo Schade p. 416 vede rapporto anche tra il voc. ger. e sl. hmeli e gr. σμῖλαξ σμίλος, pianta rampicante; ma francamente questo mi pare addirittura assurdo.
Lutare, scintillare (Redi e dial. umbro). Spetta alla rad. di aat. liuhtan luihtan lëothan liuhten, liehten, got. liuhtian, as. liohtian liohtëan lëohtan, mat. liuhten, tm. leuchten, lucere, fiammeggiare, risplendere. Immediatamente pare riposare su una forma * louhtan, che lasciò tracce di sè in mat. lûhten, austriaco louhten. Le affinità ne’ campi ger. e indeu. si possono vedere sotto Licchia. Il Caix riferisce a questa stessa rad. ger. le voci dialettali francesi: berrignone eberluter, sciampag. aberluder, abbagliare, dove il primo elemento di composizione sarebbe il bis, che s’incontra spessissimo in romanzo. Da vb. lutare si svolsero i nomi luta, lutarina, scintilla, favilla; ma potrebbe anche darsi il caso inverso, cioè che il nome avesse dato origine al vb.