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gruppo — gruzzo. 225


Gruppo, unione di parecchie figure disposte con particolare concetto da potere essere abbracciate insieme (Caro, Borghini, Giambullari). Questo allotropo di Groppo compare dapprima nel sec. 16º; e forse riproduceva il fr. groupe, ovvero anche sp. grupo, nodo, massa. Lo Scheler peraltro crede che it. gruppo possa venire direttamente da t. Kluppe, “cose riunite, ammasso”; di cui una forma nasalizzata sarebbe klumpen, e che in sostanza è la stessa cosa che l’ing. club, riunione1. Deriv.: gruppetto, raggruppare, disgruppare.

Gruzzo-lo, quantità di denari raggranellati a poco a poco (Fazio, Ditt.; Pulci, Gelli). Col valac. gruetzi d’ug. sig., originò dall’aat. gruzi, cruzi, kruzi, grutze, gruzze, mat. grutze = forfora, donde anche svizz. grütz, mescolanza di semi d’ogni specie, tm. Grütze, orzo o avena monda, grano sbucciato e macinato grossolanamente. Pare che l’it. in origine avesse esclusivamente il signif. di “mucchio, riunione”, e che il t. avesse quello di “grano”, donde passasse poi a quello di “grano sminuzzato, triturato”. Difatti la rad. ger. è grut, che secondo il Kluge presenta appunto questo senso originario. Il Faulmann pone a fondamento il vb. gruzzen, da rad. griez-zen, macinare, spezzare, donde anche aat. krioz, grioz, it. Greto, e tm. Griess, tritello, ghiaia. Forme parallele ad aat. gruzi, kruzi sono: ags. grgtt, grytte, forfora, ing. groat, avena mondata, ol. grut, gort, mondiglia, rifiuto, grutte, orzo o avena monda, tritello, ghiaja, anrd. grautr, orzo o avena monda. Da queste forme secondarie vennero pel tramite di abfr. grut, conservatosi in prov. grut, afr. gru, gruel, mediante un grutel, e fr. gruau, a traverso a grueau, avena



  1. Notevole mi pare che nella montagna modenese (Montese) esiste la voce glup “gruppo, miscuglio”, che risponde benissimo sotto ogni riguardo a t. Kluppe. Ma potrebbe anch’essere forma dialettale di viluppo.

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