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fusciacca. 159


rier, che s’era svolto dal bl. fodrarius, venuto a sua volta dal got. fôdr, aat. fuotar, tm. Fütter, visto già sotto Fodero. Forme varie e posteriori di furiere sono foriere e foriero allegate poco di sopra. Che l’it. non potesse procedere direttamente da fôdr o da qualsiasi altro delle forme ger. è troppo evidente. È pure impossibile una connessione col tm. Führer, conduttore, guida, benchè la forma e fino a un certo punto anche il senso siano vicini. Circa lo svolgimento della rad. ger. nei varii rami di quell’idioma e sue corrispondenze nelle altre lingue indeu. rimandiamo a ciò che n’è detto sotto Fodero e Foraggio.

Fusciacca, cintola di nastro annodata di dietro o sui fianchi con due capi pendenti in basso (Salvini, Pros. Tosc. 2, 249). Alcuni, fra i quali lo Zambaldi, traggono questa parola dal t. Fuss-hake, composto di Fuss, piede, e i, calcagno, tallone; quindi = calcagno del piede. Ma contro questa etim. che dal lato della forma non presenta alcuna difficoltà, si può osservare primieramente che Fuss-hake è composto ignoto in tedesco, e che sarebbe anche abbastanza ridicolo, giacchè il calcagno o il tallone non può essere che del piede. Inoltre, anche dato che il composto ci fosse, il senso converrebbe assai male al signif. dell’it., il quale in ogni caso potrebbe richiedere una parola denotante “drappo che scende al tallone”; ma non puramente e semplicemente “tallone del piede”. Per tutto questo io sono d’avviso che sia bensì voce d’origine tedesca; ma che in luogo di Fuss-hake, abbia a fondamento il tm. Fuss-sack, sacco da piedi: il quale composto esiste realmente in t., ed inoltre s’adatta molto meglio sia alla forma che al senso dell’it. fusciacco, che viene in certo modo ad essere veramente un “sacco de’ piedi”, analogamente all’it. veste talare. Quanto agli elementi del composto, il primo è tm. Fuss dall’aat. fuoz, mat. vuoz; got. fôtus, anrd. fôtr, ags. fôt, ing. foot, ol. voet, as. fôt dall’idg. pôd, ped. Da quest’ultimo si svilupparono altresì gr. ποδ, eol. πώς, att. πους,