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chionzo — chiurlo. | 85 |
Chionzo, più grosso che lungo (Redi, lett. 332). È verosimile che provenga dal bt. klump, ol. klomp, ammasso, mucchio [tm. klumpen = ammonticchiarsi]; ing. clump, ceppo, tronco; forme nord. klumba, klubba, klubbu, bastone arrotondato. Il Kluge riporta questa e l’altra voce t. kolben [mat. kolbe, aat. kolbo, isl. kolfr, bastone con punta rintozzata] alla rad. idg. gl-bh; a cui spetta probabilmente anche il l. globus, palla, e l’ing. club che è passato al senso affine di “riunione”.
Chiurlo1, assiuolo (Fagiuoli, Magalotti). Qualcuno suppose fosse la voce Chiù ampliata. Ma lo Schneller rigetta una tale etim. e con ragione, perchè quell’ampliamento e rinforzo del rlo non ha una spiegazione plausibile; e sostiene che Chiurlo proviene dal t. Quirl, frullo [aat. dwiril, anrd. tvara, mat. twirel, twirl, dal vb. aat. dwëran, mat. twern, girare, che spetta alla rad. ger. e idg. twer, a cui si riannodano pure il gr. τορύνη e il l. trua]. Secondo lui la civetta avrebbe ricevuto questo nome, perchè tirata dal cordone gira come un frullo; e così sarebbe spiegato il senso del vb. ciurlare, “tentennare”, e del n. ciurlotto “scappellotto che fa girare la persona”. Questa etim. però ci sembra più ingegnosa e speciosa che soda. Difatti si può domandare: perchè mai l’it. volendo denominare la civetta dal “frullo” è andato a scegliere una parola t., alla quale per giunta i Tedeschi non avevan mai dato il senso di “civetta”? come va che questa par. ger. non è mai stata usata in Italia in senso di “frullo”? Qui adunque mi pare il caso di confessare che l’etim. ger. è poco probabile, e che chiurlo è d’origine incerta. Deriv. chiurlare, chiucchiurlare, chiucchiarlaja.
Chiurlo2, uomo semplice e da nulla (Moniglia). Il Caix crede che in questo senso la voce venga dall’ing. churl, ags. ceorl, le quali parole si è visto (cfr. Carlona) appartenere alla stessa rad. dell’aat. karl, tm. kerl [got. * karla, kairla] e significano appunto “contadino, babbione”.