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Anno XIV. | 2 Gennaio 1915. | Num. 1. |
Giornale settimanale per le famiglie
IL BUON CUORE
Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE
Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena
E il tesor negato al fasto Manzoni — La Risurrezione. |
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La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
Rosmini — Opere spirit., pag. 191.
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Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.
SOMMARIO:
Educazione ed Istruzione
Di notte su la Specola Vaticana
: :: :: passando in rivista il firmamento
(continuazione e fine v. num. 41)
Il passaggio di Mercurio
— Vi sarà nessun altro fenomeno celeste durante quest’anno? — domando al prof. Emanuelli.
— Si: il giorno 7 novembre avrà luogo un passaggio del piccolo pianeta Mercurio davanti al Sole. Il fenomeno consisterà in questo: che si vedrà il pianeta Mercurio attraversare, come una macchietta nera, il disco lucente del Sole. A causa della piccolezza di Mercurio, la piccola macchia nera potrà scorgersi senza l’aiuto di un cannocchiale.
— A quale ora della giornata accadrà questo transito?
— Il transito avrà principio alle 10.58 minuti, ed avrà termine alle 15 e 9 minuti.
Famosissimi e rarissimi sono i passaggi del pianeta Venere: l’ultimo di questi passaggi avvenne nel 1882, il prossimo avrà luogo nel 2004: ti auguro di osservarlo!!
La luna
Al lato ovest non molto distante dall’orizzonte splende tranquilla la luna.
Domando al prof. Emanuelli di poterla osservare con l’equatoriale con cui ho vista la cometa Delavan.
— Molto volentieri — mi risponde il giovane astronomo con quella sua voce scoppiettante — : ti farò vedere la luna, il pianeta Giove, qualche bella stella doppia, qualche ammasso stellare, le Pleiadi...
— Una rivista celeste in piena regola.
— Già: tu non puoi immaginare quale soddisfazione sia per noi quella di poter comunicare agli altri le intense emozioni che noi proviamo ogni giorno nell’ammirare le meraviglie del cielo. Ogni giorno, alla vista di questi spettacoli che la madre natura ci ammannisce e che pur sono ignoti alla gran massa degli uomini, e ci par cosi piccola questa nostra vita d’ombra dinanzi alla gigantesca grandezza del creato.
Il prof. Emanuelli si è accalorato e la sua voce tradisce un’interna commozione. Poi torna a puntare il cannocchiale, innanzi al quale pongo subito l’occhio.
Ecco la luna: dò la buona sera al nostro satellite, che mi guarda nel suo splendore abbagliante.
La luna si trova in una fase intermedia tra il novilunio ed il primo quarto ed appare nel campo del canocchiale come una falce luminosissima. Scorgo perfettamente i mari, i molti crateri, quali più grandi, quali più piccoli, le sinuosità, le sporgenze e non posso fare a meno di esprimere la mia commossa meraviglia dinanzi ad una visione cosi grande e cosi inaspettata.
Giove e le Pleiadi.
Il prof. Emanuelli mi annunzia che ora osserverò il pianeta Giove, che ad occhio nudo è molto facile a riconoscersi nel cielo, per essere la stella che sorpassa in grandezza e in chiarore tutte le altre.
Al cannocchiale lo vedo invece come una piccola luna, fiancheggiata dai quattro satelliti, scoperti da Galilei nel famoso anno 1610 che segna anche il primo risultato dell’invenzione dei cannocchiale.
Con qualche difficoltà posso osservare anche le fasce del pianeta. I satelliti sono tre da una parte e uno dall’altra. Il prof. Emanuelli mi dice che essi, nel girare intorno a Giove, talvolta si eclissano, talvolta passano su la superficie del pianeta e che fu dallo studio dell’eclissi dei satelliti di Giove che l’astronomo O. Roemer scopri nel 1675 la propagazione successiva della luce.
Passo quindi, continuando la rapida rivista del